Il “Che fare?” è risorto

Dopo quasi 5 mesi dalla fine della realizzazione del trittico “CHE FARE?”, oggi ho steso la vernice finale trasparente sul dipinto. E il dipinto è letteralmente rinato, è risorto fresco e giovane, dirompendo nel mio studio tropicale con i suoi potenti colori.
Dipingendo sulla preparazione di gesso e colla, l’olio che lega i pigmenti lentamente viene assorbito fino a lasciare una superficie completamente opaca. La cosa è anche molto bella, perchè ricorda le pitture a tempera o gli affreschi sui muri…risulta una pittura molto luminosa e atmosferica. In molti casi si preferisce lasciare così il dipinto, senza nessuna vernice finale sopra.

Michilini, CHE FARE?, 2012, trittico, olio su tela, cm.122×240

Pero’ nel mio caso specifico, in questo dipinto, la vivacità dei colori e la forza degli scuri era indispensabile per la corretta lettura di cio’ che avevo pensato di realizzare. E quindi era imprescindibile passare questa mano di “VERNICE FINALE” trasparente che, tra l’altro, qua in Nicaragua è importante anche come protezione dalla polvere e dalle inclemenze atmosferiche.

Il problema è che per passare questa mano di “vernice finale” bisogna che la superficie pittorica sia ben secca, e bisogna aspettare vari mesi (una volta si diceva almeno 6). E in tutto questo periodo ho sofferto troppo vedendo sfiorire tutte le “forze” pittoriche che avevo cercato di realizzare. Ad un certo momento sono anche entrato in crisi….ma ho resistito eroicamente ben 5 mesi.

Michilini, CHE FARE?, particolare

Avrei potuto aspettare anche di più, perchè più tempo passa e meno possibilità ci sono che la “vernice finale” venga assorbita dalla superficie pittorica e dalla tela (questa è una vernice che DEVE fare pellicola, per poter essere eventualmente asportata nel futuro e sostituita).

Ad ogni modo, sono passati 5 mesi e ho deciso che era sufficiente per il dipinto….mentre ormai era insufficiente la mia pazienza di rivedere I COLORI!!!!!

Quindi, come dicevo, oggi è stato il grande giorno….ho passato dovutamente e minuziosamente la vernice finale e…BUM…. MIRACOLO…il dipinto è resuscitato!

Ho cercato di fare delle foto, ma la cosa non rende per niente….allego solo dei dettagli e degli scorci. Per godere di questo miracolo bisogna essere presenti in loco…per vedere il prima e il dopo. Mi spiace per voi….ho scritto questo post cercando di trasmettervi con le parole queste emozioni …..che solo con gli occhi si possono godere.

Michilini, CHE FARE?, particolare

P.S. Normalmente ho sempre usato per i miei dipinti la VERNICE FINALE VIBERT della Lefranc & Bourgeois…che qui in Nicaragua ovviamente non si trova, e quella che avevo portato dall’Italia l’ho finita…… e quindi mi sono accontentato di una cosa più o meno…. che ho trovato qua in un piccolo colorificio… della Winsor & Newton “per artisti” (questa ultima definizione mi lascia mooolto dubbioso sulla sua qualità)…speriamo in bene.

Michilini, CHE FARE?, particolare

LINK a tutte le informazioni su questo dipinto: https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?cat=997

Michilini, CHE FARE?, particolare

1 pensiero su “Il “Che fare?” è risorto

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