Vermeer a Roma, mostra eccezionale

Fino al 20 gennaio 2013 nelle Scuderie del Quirinale a Roma è aperta la mostra “Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese”, da non perdere!
Johannes Vermeer è vissuto solamente 43 anni, dal 1632 al 1675, e ha dipinto in tutto una cinquantina di quadri, di cui unicamente 37 sono arrivati fino ad oggi.

E ciononostante è considerato il massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo e uno dei più grandi pittori di tutti i tempi.

Vermeer lavorava solo ed esclusivamente su richiesta e i suoi clienti erano i panettieri, i ciabattini, i commercianti….e, insomma, la fiorente piccola e media borghesia di quei “tempi d’oro”…. (il denaro circolava in abbondanza e la pittura era considerata un buon investimento).
Delle 37 opere rimaste, solamente 26 possono essere trasportate, e cio’ spiega come, negli ultimi 100 anni, si siano potute realizzare nel mondo solamente 8 mostre dedicate a Vermeer, delle quali solamente tre riunendo più di 4 opere del maestro olandese.

E adesso a Roma, per la prima volta in Italia, sono riunite ben 8 opere di Vermeer, che riproduciamo in questo Post….oltre che a una cinquantina di altre opere importantissime della pittura fiamminga sua contemporanea.

Johannes Vermeer, Giovane donna seduta al virginale, 1670-1672 circa

Vermeer era molto esigente e utilizzava tecniche e materiali di prima qualità, che sono resistiti inalterati nel tempo. Era lento, preciso e meticoloso nel suo lavoro e riusciva a realizzare solamente due o tre opere all’anno, che gli permettevano di mantenere molto modestamente la sua famiglia di 11 figli.

A differenza di quello che succedeva per esempio in Italia, dove si realizzava una pittura monumentale e di grandi dimensioni per la nobiltà e per la Chiesa, in Olanda i pittori lavoravano su tele generalmente di piccole dimensioni rappresentando momenti intimi della borghesia nella vita quotidiana , soggetti casalinghi e raffigurazioni familiari da esporre orgogliosamente nelle case dei committenti o “collezionisti”, che erano appunto i mercanti, panettieri, birrai, orefici e fruttivendoli dell’epoca.

Johannes Vermeer, La suonatrice di liuto, 1662 – 1663

Per Vermeer questi soggetti erano in un certo senso dei “pretesti” per studiare e sperimentare raffinatissimi giochi di luce nello spazio, generalmente interno….in realtà Vermeer non dipingeva le cose e le figure….dipingeva la luce…che si posava sugli oggetti e le figure dandogli forma ed espressione.

Dipingeva la luce nordica, tersa, pulita e nitida esistente tra lo spettatore e gli oggetti e le figure rappresentate, lo spessore dell’atmosfera…(quell’atmosfera che il contemporaneo Diego Velázquez in Spagna riempiva di pulviscolo rendendo magiche e misteriose le rappresentazioni della vita quotidiana).

Johannes Vermeer, Allegoria della Fede, 1670 -1672 circa

Vermeer dipingeva la luce e dipingeva il silenzio, e l’amore e la cura con cui dipingeva la luce, quasi sempre proveniente da una unica fonte, e le delicatissime ombreggiature (riflessi, trasparenze, penombre, controluce), e il silenzio di questi spazi intimi e familiari si trasformano in attimi unici ed ineguagliabili di pace e di poesia. Una pittura totalmente da godere visivamente, oggi più che mai necessaria, in questo nostro mondo di rumori e di immagini volgari e violente.

Johannes Vermeer, La stradina, 1658 circa

E per finire, in onore della verità (sto scrivendo queste note dal Centroamerica), non dovremmo MAI dimenticare il grande SPONSOR involontario di tutta quella fioritura delle Arti nei “secoli d’oro dell’arte europea”, sia quella cattolica che quella protestante, sia quella italiana, che spagnola, che fiamminga, tedesca ecc….: l’abbondante circolazione di denaro aveva purtroppo origini molto sporche (se non nauseabonde) nelle montagne di oro che dall’America Latina entravano a Siviglia e che, proprio come si diceva nel secolo XVII: ”La Spagna è come la bocca che riceve gli alimenti, li mastica, li tritura e li invia immediatamente agli altri organi, e ne trattiene solamente un fuggevole gusto e le particelle che casualmente rimangono attaccate ai suoi denti”…Gli spagnoli avevano la vacca, pero’ erano altri che ne bevevano il latte (Edoardo Galeano “Le vene aperte dell’America Latina”)….San Pietro a Roma, la Cappella Sistina, Raffaello, Caravaggio ecc. ecc. fino al nostro Vermeer…tutto è stato finanziato dall’oro latinoamericano…ai latinoamericani allora, per lo meno, entrata GRATIS alla mostra, non vi pare?

Scuderie del Quirinale a Roma

Sfortunatamente anche questa è una “mostra cassaforte” senza luce naturale…. Vermeer dovrebbe essere visto a luce naturale e gli enormi finestroni delle Scuderie del Quirinale a Roma dovrebbero essere una meraviglia di illuminazione naturale mediterranea …….e invece no…ormai è la moda, che la grande arte deve essere vista come in un “caveau” di una banca superblindata….come nelle catacombe…come nelle tombe…
http://www.scuderiequirinale.it/media/vermeer-il-secolo-doro-dellarte-olandese-lallestim.html

Johannes Vermeer, Giovane donna con un bicchiere di vino, 1659-1660 circa

Elenco delle 8 opere di Johannes Vermeer esposte nelle Scuderie del Quirinale a Roma:

Sala 1, Johannes Vermeer (1632-1675), La stradina, 1658 circa, Amsterdam, Rijksmuseum, Gift of H.W.A. Deterding, London
Sala 3, Johannes Vermeer (1632-1675), Santa Prassede, 1655, The Barbara Piasecka Johnson Collection Foundation
Sala 5, Johannes Vermeer (1632-1675), Giovane donna con un bicchiere di vino, 1659-1660 circa, Braunschweig, Herzog Anton Ulrich-Museum, Kunstmuseum des Landes Niedersachsen (l’opera Giovane donna con un bicchiere di vino sarà esposta in mostra a partire dal giorno 4 ottobre).
Sala 6, Johannes Vermeer (1632-1675), Ragazza con il cappello rosso, 1665 – 1667, Washington, National Gallery of Art, Andrew W. Mellon Collection
Sala 7, Johannes Vermeer (1632-1675), La suonatrice di liuto, 1662 – 1663, New York, The Metropolitan Museum of Art, Lascito di Collis P. Huntington, 1900
Sala 8b, Johannes Vermeer (1632-1675), Giovane donna seduta al virginale, 1670-1672 circa, New York, Collezione privata
Sala 9, Johannes Vermeer (1632-1675), Giovane donna in piedi al virginale, 1670-1672 circa, Londra, The National Gallery, Bought, 1892
Sala 10, Johannes Vermeer (1632-1675), Allegoria della Fede, 1670 -1672 circa, New York, The Metropolitan Museum of Art, The Friedsam Collection, lascito di Michael Friedsam, 1931

Johannes Vermeer, Santa Prassede, 1655

Johannes Vermeer, Ragazza con il cappello rosso, 1665 – 1667

Johannes Vermeer, Giovane donna in piedi al virginale, 1670-1672 circa

3 pensieri su “Vermeer a Roma, mostra eccezionale

  1. Molto interessante .E’ un pittore veramente eccezionale! Spero di vedere queste opere a Roma.

  2. Pingback: Andre vermeer | Oxygenin

  3. una noia, bellissimo giovane donna con bicchiere in di vino e ragazza con il cappello rosso (erano sufficienti per la mostra), pero’ i quadri di tanti altri artisti presenti non meritano e appesantiscono la mostra, fanno numero

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