Copie di grandi Maestri della Pittura.

rembrandt-michilini.jpgNel 1969, iniziando gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, abbiamo scelto i Corsi di Pittura del maestro Primo Conti (ultimo dei Futuristi italiani viventi) e del suo assistente, il maestro Goffredo Trovarelli (conosciuto per la sua grande esperienza e profonde conoscenze del mestiere di dipingere).

Eravamo un piccolo gruppetto di studenti che si “faceva sul serio”….all’inizio Gianfranco Tognarelli da Pontedera (Pisa) e il sottoscritto di Varese. Poi si sono aggiunti i due marchigiani Maurizio Governatori e Giancarlo Splendiani, rispettivamente di Fermo e Porto San Giorgio (Ascoli Piceno); e l’anno successivo si è unito a questo spontaneo sodalizio anche il mio compaesano Poretti Erminio di Varese.

1969 Fiesole, con il Maestro Futurista Primo Conti e il Pittore Erminio Poretti

1969 Fiesole, con il Maestro Futurista Primo Conti e il Pittore Erminio Poretti

In realtà Goffredo Trovarelli è stato il nostro vero maestro e, dopo le prime settimane di “rodaggio”, ha capito che volevamo sapere tutto, conoscere tutto, studiare, sperimentare….che, insomma, non eravamo lì per il Diploma o per passare il tempo.

E così, nelle lezioni di pratica pittorica, uscivano spesso e volentieri gli esempi dei grandi Maestri …i veneti, gli olandesi, gli spagnoli….e la necessità di conoscerli a fondo, e non solo come “visitatori” dei musei. Bisognava mettersi di fronte agli originali e cercare di capire e ricostruire le loro tavolozze, il loro uso dei colori, spessori, trasparenze, pennellate, tessiture ecc….in sostanza diventava indispensabile fare delle esperienze di copie dipingendo direttamente davanti ai capolavori della Storia dell’Arte.

1973 Firenze, Accademia di Belle Arti, con il Maestro Goffredo Trovarelli

1973 Firenze, Accademia di Belle Arti, con il Maestro Goffredo Trovarelli

La cosa ovviamente non era facile. Era necessario avere tutta una serie di permessi per poter accedere ai musei ed istallarsi di fronte ai dipinti antichi con cavalletto, tele, pennelli, colori e diluenti.
Ma abbiamo superato tutti gli ostacoli e alla fine di ottobre del 1970 abbiamo ottenuto l’ultimo permesso da parte della Soprintendenza alle Gallerie di Firenze-Arezzo e Pistoia.

Dall’enorme librone dei “copisti”, dove siamo stati dovutamente registrati con penna e inchiostro, risultava che DA QUARANT’ANNI NESSUNO STUDENTE DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE AVEVA FATTO RICHIESTA DI COPIARE NEI MUSEI DI LORO COMPETENZA!!!!…

Questo significa che dal 1930 nelle Gallerie degli Uffizi, di Palazzo Pitti ecc. NESSUNO STUDENTE DI PITTURA era più andato a copiare dal vero qualche grande capolavoro della nostra storia dell’Arte!!!!….incredibile!
(Sarei curioso di sapere come è andata poi, dal 1970 ad oggi….ma visto il panorama della pittura italiana attuale non c’è molto da illudersi, credo).

1974 Piombino, con il Maestro Fernando Farulli

1974 Piombino, con il Maestro Fernando Farulli

Comunque, ciascuno di noi si è installato in una sala differente, di fronte all’opera prescelta…e si passavano così le giornate dipingendo, attorniati dai curiosi turisti negli orari di apertura (pareva fossero più interessati al nostro lavoro che alle opere originali esposte nelle sale)…o completamente soli, negli intervalli o nei giorni di chiusura dei musei….soli, insieme a Tiziano o Rembrandt o Raffaello…..

Ogni tanto, per sgranchire le gambe, si passava in visita reciproca ai lavori dei colleghi installati nelle altre sale, commentando e riflettendo sulle scoperte che si facevano di giorno in giorno.

I “copisti” professionisti, quelli che facevano le copie come lavoro su commissione, e che si trascinavano annoiati tutti i santi giorni per copiare meccanicamente e il più fedelmente possibile i grandi capolavori….ci guardavano come marziani. E noi li guardavamo con grande pena, poverini, con la mancanza di senso e di passione di quei loro lavori leccati come le caramelle….per le “collezioni” di chissà quale emiro arabo o rokfeller di turno.

Quando si stava proprio in crisi, prima del lavoro al museo, si passava presto all’Accademia, dove il maestro Trovarelli si divertiva a vederci alla deriva…e ovviamente ci dava le diritte del caso per riprendere il lavoro…e poi via di nuovo al museo.

Mentre i miei colleghi lavoravano con Rubens, Raffaello, Fattori ecc., io ho realizzato queste copie. Nell’ordine:

1970- DA TIZIANO, IL CARDINALE IPPOLITO DE MEDICI cm75x60

1970- DA TIZIANO, IL CARDINALE IPPOLITO DE MEDICI cm75x60

1)- TIZIANO, Ritratto di Ippolito de’ Medici, 1532-34, olio su tela, cm. 139×107, Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze. Dal 28 ottobre al 8 novembre 1970 (due copie studio di particolari)

1971-COPIA DA PISSARRO, Nell’orto, Galleria d’Arte Moderna PALAZZO PITTI cm.55x45

1971-COPIA DA PISSARRO, Nell’orto, Galleria d’Arte Moderna PALAZZO PITTI cm.55×45

2)- PISSARRO , Nell’orto, 1878, olio su tela, cm.47 x 56 cm, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze. Marzo-Aprile 1971

1971-COPIA DA REMBRANDT AGLI UFFIZI cm.60x70

1971-COPIA DA REMBRANDT AGLI UFFIZI cm.60×70

3)- REMBRANDT, Autoritratto giovanile, olio su tavola, cm.62,5×54, Galleria degli Uffizi, Firenze. Dal 2 al 20 Novembre 1971

1970-COPIA DA BOTTICELLI,particolare della Adorazione dei Magi, Galleria degli Uffizi, olio su tela,  cm60x40

1970-COPIA DA BOTTICELLI,particolare della Adorazione dei Magi, Galleria degli Uffizi, olio su tela, cm60x40

4)- BOTTICELLI, Adorazione dei Magi,1490-1500, tempera su pannello, cm.108×173, Galleria degli Uffizi, Firenze. Ottobre.Novembre 1972 (copia studio di un particolare sulla sinistra)

1970 Firenze, Galleria Palatina, copia da Tiziano

1971 Firenze, Uffizi, copia da Rembrandtmichilini.jpg1971 Lettera del Maestro Primo Conti per copia da Rembrandt1972 Firenze, Uffizi, Copia da Caravaggio1973 Premio della Accademia di San Luca1969 Firenze, UFFIZI

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