Biennial Art Fair For Emergent Contemporary Art

…. oh yes!
Nel marzo 2012 una kunStart emergente a BOLZANO con il nuovo titolo di “Biennial Art Fair For Emergent Contemporary Art….oh yes!
Con staff rinnovato e cadenza biennale, direttamente alla Fiera Bolzano S.p.A., che si riposiziona come fiera orientata al contemporaneo emergente….oh yes!
Con stand ‘all inclusive’ e award per i nuovi talenti….oh yes!
Consultare www.glocalrookie.it : “The Glocal Rookie of the Year”…..oh yes!

E per tutti…….
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d’equipe convinti d’essere stati assunti al MART, al MAXXI, al MACRO o addirittura dall’ AMACI… (in coro) ooooooooh yeeeeees!
Quelli che fin da bambini erano artisti emergenti e non sanno ancora cosa faranno da grandi, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che l’ha detto il telegiornale, oh yes!oh yes!oh yes!oh yes!oh yes!

E per chi non lo sapesse “kunStart” è una fiera specializzata per l’Arte Contemporanea emergente, situata un Alto Adige: una regione aperta alla contemporaneità dell’Arte Contemporanea…..e, naturalmente, oh yes!

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KunStart si inserisce in una regione dalla sensibilità artistica rinnovata, già sede della biennale d’Arte Contemporanea Manifesta 7 e oggi autentico distretto per il settore grazie ai suoi prestigiosi spazi museali: il Museion di Bolzano, il Mart di Rovereto, la Galleria Civica di Trento e la Kunst Merano Arte di Merano. Ai musei si affianca la crescente attività di associazioni, centri di ricerca e gallerie a formare un vero e proprio sistema per l’arte contemporanea regionale.”…….:“SISTEMA PER L’ARTE CONTEMPORANEA REGIONALE”!!!!!!!

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…”UN VERO E PROPRIO SISTEMA PER L’ARTE CONTEMPORANEA REGIONALE”…Appunto…

…… che a livello globale si chiama semplicemente “IL SISTEMA DELL’ARTE CONTEMPORANEA”ed è stato imposto, a partire dagli anni ’60 in tutti gli Stati del mondo Globalizzato.

E’ un “sistema” fazioso, è  ARTE UFFICIALE, è ARTE DI STATO (altro che “avanguardia“!!!!!!), è un nuovo ACCADEMISMO (con tutti i canoni, regolamenti, metodi e concetti)…..è un SISTEMA SPAVENTOSO!

Mai nella Storia dell’Arte mondiale si  è mosso un meccanismo così gigantesco e articolato (neanche i Faraoni o l’Impero Romano)…. e rigidamente diretto e controllato (neanche l’arte Nazionalsocialista o NAZISTA) e con enormi capitali pubblici e privati… per promuovere l’ “ARTE CONTEMPORANEA“…: CIOE’ UNA TENDENZA DELL’ARTE…. “che a condividerla è una ristretta minoranza, che non puó ambire alla qualifica di élite, ma merita semmai quella di fazione. ”. (Maurizio Calvesi,Ottobre 1998 )

E i politici di tutte le tendenze non sono mai stati così premurosi di appoggiare, coccolare, promuovere e propagandare questo fenomeno di “TOTALITARISMO DEGLI IMBECILLI“.

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IL TOTALITARISMO DEGLI IMBECILLI
da una intervista a Jean Clair

…”l’esempio piú eclatante è quello di Beuys, il quale, alla fine degli anni sessanta, proclama:”Ogni uomo è un artista. Tutto ció che fate è arte“.

Questa pseudo-demagogia generalizzata fornirà una straordinaria opportunità politica ai governanti, che ai nostri giorni si occupano con grande interesse di arte contemporanea, nella misura in cui una simile propaganda consente di avvalersi dell’arte e di atteggiarsi a spirito illuminato, e quindi “moderno”, risparmiandosi la fatica dell’apprendimento e gli investimenti che esso presupporrebbe………proprio in nome del totalitarismo degli imbecilli alla Beuys………..

Curiosamente, l’artista plastico è quello che piú di ogni altro rifiuta l’insegnamento di una tecnica e di un mestiere, mentre questo tipo di apprendimento è scontato nell’ambito del cinema, del video, della televisione o della danza. Prendendo ad esempio la musica, persino John Cage ha seguito un percorso didattico tradizionale, frequentando la Juilliard School di New York.”…

…”Se, in qualità di osservatore, cerco un denominatore comune alla produzione contemporanea, mi trovo a priori in imbarazzo di fronte alla sua diversità. Se peró metto insieme l’orinatoio di Duchamp. La merda d’artista di Manzoni, le grandi manifestazioni, Kassel, il Whitney Museum o “Sensation” a Londra e a Brooklyn, riconosco un punto in comune che emerge prepotentemente: il gusto per l’abiezione e per l’orrore, il fascino per i fluidi corporei, il sangue, il liquido seminale, l’urina, gli escrementi, il muco nasale (pensiamo a Serrano, Pierrick Sorrin ecc.). la seduzione per l’automutilazione, la mostruosità (Orlan, Van Leemswerde, Cindy Sherman).

L’estetica del disgusto ha ormai preso il sopravvento su quella del gusto che ha dominato l’arte dal 1750 fino all’incirca al 1970.

E’ ancora troppo presto per trovare una spiegazione a questo fenomeno. Nella misura in cui le autorità pubbliche sembrano incoraggiare le manifestazioni apparentemente scioccanti, sarei tentato di credere che ci troviamo di fronte all’espressione di una sacralità nuova, nella quale fondere il “socius”, ma una sacralità ribaltata, negativa, alla Georges Bataille, un Sacer arcaico e di cattivo auspicio. Ma, ancora una volta, si tratta di semplici intuizioni.”

(Dalla intervista di Thierry Naudin a Jean Clair, direttore del Musée Picasso di Parigi su Il Giornale dell’Arte, n.193, novembre 2000)

Al “Sistema per l’Arte Contemporanea Regionale” dell’Alto Adige dedichiamo questo bellissimo e chiarissimo video di Philippe Daverio , PASSEPARTOUT – Processo all’arte contemporanea – BOLZANO – Manifesta – Museion
http://www.youtube.com/watch?v=EycR0FkKdHU

Pascal Knapp. “mucca d’artista”

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Franko B, “Oh Lover Boy”, 2001

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James Marshall’s Dalek Plate Set.

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