Los retratos de Mercedes Sosa, “la Voz de América Latina”

El 4 de octubre de 2009 murió Mercedes Sosa, “La Voz de América Latina “.
Escribía en un post del 3 de octubre del mismo año: “Este mes de septiembre de 2009 lo he dedicado a pintar un retrato en el que pensaba desde hace 30 años: el retrato de la “Voz del Continente Americano”: “LA NEGRA” MERCEDES SOSA.

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Ciro Bustos, pittore con il Che Guevara in Bolivia

Ciro Bustos è un pittore argentino ed ex guerrigliero nelle file del Che Guevara in Argentina e Bolivia durante gli anni ’60. Fu arrestato in aprile del 1967, insieme al giornalista francese Régis Debray ,quando tentava di uscire dall’accampamento del Che Guevara in Bolivia. Continua a leggere

Antonio Berni: l’Italia grande d’Argentina

Di una delle grandi ondate di emigrazione italiana della fine del 1800 era anche la famiglia Berni. Una marea di poveri italiani a cui in Argentina è stata data una nuova opportunità…che molti hanno accolto e hanno lavorato duro per costruire  questo grande paese latinoamericano….e anche per protestare contro le condizioni disumane di lavoro a cui erano costretti gli emigranti.

In questa battaglia per la giustizia sociale spicca  il pittore ANTONIO BERNI, nato a Rosario nel 1905, appunto da una famiglia di emigranti italiani, e considerato ormai una icona dell’Arte Argentina…uno dei più grandi maestri dell’Arte Latinoamericana del secolo scorso.

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ERNESTO DE LA CARCOVA:“Senza pane e senza lavoro”

0SENZA PANE E SENZA LAVORO” è un dipinto a olio del pittore argentino Ernesto De La Cárcova, che mi è stato segnalato enfaticamente dal collega Maurizio Governatori, il quale ha avuto la fortuna di ammirarlo recentemente nel Museo di Belle Arti di Buenos Aires.
E’ un capolavoro dell’Arte Argentina, dipinto da un pittore di origine italiana, che racconta la storia della fame italiana arrivata in Argentina. E’ un dipinto emblematico della storia di milioni di italiani accolti fraternamente da altri popoli e nazioni e, ciononostante, italiani che hanno lottato in questi paesi contro la ingiustizia sociale e contro lo sfruttamento. Continua a leggere

LINO ENEA SPILIMBERGO: il ‘400 italiano in Argentina.

1924 AUTORITRATTO

1924 AUTORITRATTO

Figlio di emigranti italiani, è considerato uno dei più grandi Pittori dell’Argentina

Pare che non centri niente il Friuli: Spilimbergo era il cognome della madre, originaria dell’entroterra di Genova (Val Museglia, Roverazza, San Sebastiano).

Lino Enea Spilimbergo (1896-1964) venne in Italia in varie opportunità, e poi a Parigi tra gli anni 20 e 30, riunendosi nel GRUPO DE PARIS che raccoglieva molti pittori argentini, ansiosi ricercatori di novità pittoriche nel vecchio continente e tutti vissero la bohemia della  “Scuola di Parigi” (movimento eterogeneo nato nei primoi anni del secolo con pittori come Picasso, Chagall, Modigliani, Mondrian, Bonnard, Matisse, Arp, Delaunay, Miró, Brancusi, Foujita , Soutine ecc.) Continua a leggere

QUINQUELA de la Boca di Buenos Aires

0_-benito-quinquela-martinBenito Quinquela Martín (1890-1977) è uno dei più popolari pittori dell’Argentina.

Nato povero e adottato da una coppia di carbonai (padrastro italiano), è vissuto praticamente sempre nel quartiere LA BOCA, che è il porto di Buenos Aires.
A 14 anni decide di diventare Pittore e, mentre lavora come carbonaio e stivatore, inizia a studiare Disegno e Pittura in una scuola notturna, e poi in una accademia con quello che rimarrà il suo unico e vero maestro: l’italiano ALFREDO LAZZARI. Continua a leggere

Manriquez: pittura della fine di tutto

5610_130087978336_92930213336_2273957_2950409_nAlejandro Manriquez è un giovane pittore e illustratore argentino. Afferma di “dipingere per poter respirare”….ma la sua pittura francamente non emana ossigeno, ma un mondo asfissiante, angosciante e angustiante.
E’una pittura decisa, rapida, mossa, vigorosa, di pochi colori, quasi monocroma. Continua a leggere

DAVID ALFARO SIQUEIROS: Presidente Kirchner salva murale.

1-calderon-e-kirchnerLa pittura murale “Esercizio Plastico”, che David Alfaro Siqueiros dipinse nel 1933 in una villa nei pressi di Buenos Aires, Argentina, e che da allora ha vissuto tutta una serie di rocambolesche vicissitudini con il rischio di sparire definitivamente, in questi mesi sta rinascendo in un capannone appositamente costruito accanto alla Casa Rosada (casa presidenziale), nel centro della capitale, nel quadro di un accordo tra la Presidente dell’Argentina Kirchner e il Presidente del Messico Calderon. Continua a leggere