Oggimitrattobene: la Auer Maibock

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Per una volta faccio uno strappo alla regola: di solito nella rubrica di assaggi e recensioni amatoriali – Oggimitrattobene – inserisco solo birre che acquisto o che comunque non mi arrivano direttamente da produttori e rivenditori. L’importante è la chiarezza, e allora segnalo fin da subito che la birra assaggiata in questa occasione ha avuto un percorso differente: mi è stata consegnata dai gestori di “Luppoli e Uva“, negozio di Masnago nostro inserzionista, desiderosi di farmi conoscere qualcosa in più della gamma di Schlossbrauerei Auer di cui sono importatori.
Ecco quindi che ho assaggiato – e promosso – una delle stagionali prodotte e commercializzate dall’antico birrificio di Au, che si trova nel cuore dell’Hallertau, patria dei luppoli nobili tedeschi.

AuerMai02La birra che ho stappato e che vedete nelle foto è la Maibock, che nella gamma Auer va a porsi – come suggerisce la tipologia – tra le più corpose e alcoliche. Anzitutto vale la pena sottolineare che la parola maibock in questo caso può ingannare: se non andiamo errati infatti (ma correggeteci se sbagliamo) il termine in genere descrive una birra chiara. Qui invece ci troviamo di fronte a un prodotto che presenta un colore decisamente ambrato (si vede meglio nella seconda foto) e il motivo sta nell’uso di malti tostati, come confermano sia il naso sia il palato. La schiuma, per iniziare, è rigogliosa, fine, persistente e chiara: la sua visuale precede gli aromi dominati dal tostato e da evidenti sentori di cereale. In bocca domina nettamente il malto: la Maibock è calda, piuttosto corposa, porta con sé di nuovo la tostatura ma anche il miele che azzarderemmo di castagno. Il luppolo arriva per bilanciare, ma lo fa in modo leggero, quasi solo a voler contenere e delimitare la forte componente dolce.

La Auer Maibock segnala un discreta quantità d’alcool (6,8%) che si sente al pari del corpo; la birra ovviamente non è da bere a secchi ma rimane comunque scorrevole. E la seconda bottiglia che ho provato a distanza di qualche giorno, mi è piaciuta più della prima. Nel complesso una birra un po’ più complessa delle altre Auer che, nella loro semplicità rappresentano comunque un ottimo modo di bere alla tedesca (a prezzo, francamente, accessibile a tutti).

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1 pensiero su “Oggimitrattobene: la Auer Maibock

  1. Attendo con ansia la IPA… Questa Maibock mi è piaciuta, al pari della Pils. Le altre le trovo leggere per i miei, dico miei, gusti personali.

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