Birra in tour: alla scoperta di Krug Brau e di Bamberga

(franz) Da Varese a Bamberg e dintorni: Francesco, che di mestiere vende birra a Masnago, ha effettuato un viaggio-lampo in una delle zone a più alta densità brassicola (e qualitativa) del mondo. Ce lo ha raccontato così.

Conny Krug (a destra) con Francesco

E così si parte finalmente con destinazione Krug Brau situata a pochi passi dalla storica cittadina di Bamberga, la città dei colli, una sorta di “Roma tedesca”. Le ore di viaggio necessarie, tra soste e lavori in corso sulle autostrade tedesche, non sono poche ma per dissetarsi adeguatamente questo ed altro. A metà mattina mi presento con i miei due compagni di viaggio Stefano e Daniele alla birreria Krug a Waischenfeld, una piccolo paesino, imboscato in una serie di colline a pochi distanza dalla città “affumicata”. 

È dalla metà del 2016 “Luppoli e Uva” ha iniziato un rapporto commerciale con questo birrificio: una bevuta insieme a Konrad “Conny” Krug ci voleva proprio. Così tra un boccale e l’altro di una FestBier prodotta solo per gli eventi cittadini, partono i racconti. Classe 1952 (o giù di lì) il boss ci spiega la storia della brauerei nata nel 1834. Non sempre è facile comprendere il vulcanico Conny, fisico da vichingo e ventre prominente da assaggiatore di birra. In un inglese “tedescato” comprendo che la produzione in ettolitri è passata da circa 300 nel 1973 a oltre 40.000 ai giorni nostri.

Stefano, Francesco e Daniele (da sin.) con Karina Krug

Facile immaginare il merito di tutto ciò. La fabbrica è un esempio di tecnologia, ordine ed ergonomia. All’ingresso si trova la casa che accoglie ristorante e camere e, in bell’ordine, produzione da un lato e imbottigliamento dall’altro. Pilsner, Ur-Stoff, Weisse, Festbier, Radler, Gaas Seidla e Lager (ambrata) che assorbe più della metà della produzione. Il brewmaster? Conosciuto… o meglio conosciuta. La figlia di Conny, Karina.

E poi c’è Bamberga, una perla di città, patrimonio dell’Unesco, con le sue cattedrali, il Duomo, lo spettacolare Municipio e naturalmente la rauchbier, la birra affumicata (a chi piace) che si può gustare in almeno cinque locali; i più famosi sono Schlenkerla e Spezial. Da non perdere la visita al museo della birra dove si possono vedere i vecchi macchinari per la produzione della birra, bicchieri e bottiglie di ogni tipo, targhe storiche e tutto quello che gira intorno all’amata bevanda, souvenir compresi. Davvero tanta roba per la modica cifra di 4 euro.

Un interno del “Museo della Birra”

Come si arriva a Bamberga? Ci sono circa 640 km da Varese e, se non fosse per il lavori in corso disseminati ovunque, il tempo di viaggio potrebbe essere intorno alle 6 ore e mezza che diventano quasi 8 se ci si concede qualche sosta. L’aereo c’è ma arriva a Norimberga. Dormire costa veramente poco; in campeggio ancora meno (tre giorni di camper, tre persone € 75). La birra? Un boccale da mezzo litro va dai 2,30 ai 3, euro. Il mangiare? Con 15 euro ci si riempie a dovere, garantito.

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