Un viaggio in pullman per scoprire la bellezza dell’Hallertau

Lo scorso anno, di questi tempi, vi stavamo raccontando del nostro breve ma interessante tour in Hallertau, la zona della Baviera – poco a nord di Monaco – che è il cuore della coltivazione tedesca del luppolo. Piantagioni, quelle di luppolo, che da un certo punto in avanti affiancano i viaggiatori che percorrono quelle strade e li accompagnano con i loro caratteristici filari alti in certi casi più di 4 metri.

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La torretta dell’ingresso principale al castello di Au

Il prossimo 8 e 9 ottobre, per chi lo desidera, c’è la possibilità di ripetere (o di vivere per la prima volta) questa esperienza. A organizzare ci sono ancora Adriano e Francesco Mangia, i gestori di Luppoli e Uva“, negozio di Masnago che è da tempo partner di Malto Gradimento e che proprio in Hallertau ha scovato uno dei birrifici (Auer) più radicati in quella zona e più brillanti a livello produttivo, almeno rispetto agli standard tedeschi. Continua a leggere

Videointervista a Michael Beck von Peccoz

Auer02Non solo l’articolo e la galleria fotografica. Per completare il nostro recente reportage dall’Hallertau aggiungiamo anche una breve videointervista a Michael Beck von Peccoz, il nobile tedesco (barone) a capo della famiglia proprietaria della Schlossbrauerei Auer e del palazzo/castello all’interno del quale si trovano gli impianti produttivi. Continua a leggere

Birra in tour: Auer, il sapore di 425 anni di storia

Quando si arriva nel minuscolo paese di Au, dopo aver percorso una strada via via più ricca di campi coltivati in gran parte a luppolo, c’è un numero che diventa sempre più ricorrente. 1590: quattro cifre che affiancano uno stemma rosso-nero con un caprone rampante nel mezzo. Millecinquecentonovanta, inteso dopo Cristo: anno di grazia in cui ad Au, più precisamente all’interno del locale Schloss (castello, o in questo caso palazzo padronale), si iniziò a produrre la birra a fini commerciali.

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Conti alla mano, fanno 425 anni: una ricorrenza che da quelle parti hanno deciso di celebrare come si deve, e cioé con la produzione di una birra speciale (una ottima Märzen) atta ad accompagnare i festeggiamenti per questo “giubileo”. È in un posto simile, dove la storia brassicola trasuda in ogni angolo, che ci siamo recati nel fine settimana del 20 e 21 giugno per un reportage firmato Malto Gradimento. L’occasione è arrivata grazie alla gita organizzata dal negozio varesino Luppoli e Uva, inserzionista del blog e di VareseNews, che è uno dei rari importatori italiani delle bottiglie della Auer Brauerei: sul pullman per l’Hallertau siamo saliti anche noi, con l’intento di raccontarvi un’azienda tanto storica quanto interessante. Continua a leggere

Birra in Tour: tra i luppoli dell’Hallertau

Schlossbk(franz) L’Hallertau è la regione tedesca votata al luppolo. Non poteva quindi essere questa la meta degli amici Adriano e Francesco Mangia che gestiscono il negozio “Luppoli e Uva” di Masnago e che hanno organizzato un pullman per raggiungere in comitiva Au. Lì ha sede, in un castello, un antico birrificio di cui i fratelli Mangia sono rivenditori ufficiali. Ecco quindi il loro racconto di un weekend… amaro (ma solo per via del luppolo!)

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Se i viaggi devono essere un’avventura, di sicuro questa lo è stata. Sin dalle prime ore dell’alba tutti avevamo capito che il meteo non ci avrebbe aiutato. Partiti alle 6.30 siamo entrati in Svizzera con un tempo da lupi tanto che sul San Bernardino un poliziotto elvetico ci ha fermati e – in perfetto slang ticinese – ci ha intimato: «Bisogna turnàa indrée». Continua a leggere

Da Varese alla scoperta del luppolo tedesco

Auer02I più attenti lettori di Malto Gradimento avranno già visto che nel novero dei nostri amici è entrato a far parte anche un negozio specializzato che ha pochi mesi di vita ma che ha portato una ventata di novità in una città – Varese – piuttosto asfittica dal punto di vista della birra. “Luppoli e Uva” (chi ne vuole sapere di più trova il banner sulla destra del blog o può leggere questo articolo redazionale su VareseNews) è gestito dai fratelli Francesco e Adriano Mangia che vogliono essere qualcosa di più di semplici rivenditori e provano ad alimentare tra i loro clienti un po’ di cultura brassicola, che poi è anche lo stesso scopo per cui è nato il nostro blog.

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