800 giovani in marcia per la legalità

Nel giorno della strage di Capaci gli studenti delle scuole cittadine scenderanno in piazza marciando per le vie della città e toccando i luoghi simbolo di potere e legalità. Un appuntamento che permetterà di incontrare anche chi quotidianamente lotta contro la criminalità

E’ ancora viva nella memoria dei bustocchi la carica e l’energia sprigionata dai giovani che negli anni scorsi avevano preso parte alle marce di Legalitalia e domani succederà più o meno lo stesso con la marcia "Legale è Legame". Certo, cambiano gli organizzatori, cambieranno i protagonisti e saranno diversi anche i ragazzi in marcia ma il senso della manifestazione rimane lo stesso: impegnarsi quotidianamente per far vincere la legalità.

Ed è così che venerdì mattina l’Ufficio Educazione Mondialità del Pime, con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus e la collaborazione dell’Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata del comune di Busto Arsizio porteranno in marcia per le vie della città 800 studenti delle scuole medie cittadine.
Una manifestazione la cui data non è certo casuale: il 23 maggio ricorre la strage di Capaci nella quale morirono il giudice Falcone, sua moglie e gli agenti della sua scorta. E così, mentre Palermo sarà invasa da giovani anche a Busto Arsizio succederà qualcosa di simile con una lunga camminata che toccherà alcuni luoghi simbolo della città: il Comune, il Tribunale, la Biblioteca e anche uno stabile confiscato alla mafia.

La marcia inizierà alle 9.00 dal parco del Pime di Busto Arsizio (via Lega Lombarda 20) e terminerà verso le ore 12.00 al Museo del tessile. Il percorso che si snoderà per le vie cittadine sarà scandito dall’incontro con quattro testimoni simbolo della lotta per la legalità e i diritti: Nelson Mandela, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Aung San Suu Kyi e Peppino Impastato. Prima della partenza e all’arrivo ci sarà anche modo di ascoltare brevi testimonianze di chi si impegna quotidianamente affinché la legalità sia garantita e valorizzata, come il Pubblico Ministero Alberto Nobili del tribunale di Milano, il Sindaco di Busto Arsizio e Davide Borsani Presidente dell’Organismo antimafia del Comune di Busto e referente del movimento antimafia “Ammazzateci tutti”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Maggio 2014
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