A 70 anni di distanza, il ricordo di Mauro Venegoni

Nato a Legnano, aderì giovanissimo al Pci, fu perseguitato dal fascismo, tornò nell'Alto Milanese per organizzare la lotta partigiana. Il 31 ottobre 1944 fu ucciso: torturato e accecato, non tradì i suoi compagni

Domenica 26 ottobre a Cassano Magnago si ricorda l’eroica figura di Mauro Venegoni, partigiano legnanese fucilato sulla strada per Busto nel 1944, 70 anni fa: la commemorazione è sostenuta dalle città di Cassano Magnago, Legnano e Busto Arsizio (amministrazioni comunali e sezioni Anpi), tre città che sono state presenti nella vita di Venegoni. A Legnano era nato, nel 1903, e tra Legnano e Busto operò come partigiano con le SAP, le Squadre di Azione Patriottica, che operavano dentro alle fabbriche: Venegoni da giovanissimo aveva aderito al Pci fin dalla fondazione, aveva conosciuto Gramsci. Negli anni tra le due guerre finì al confino, poi viaggiò fino a Mosca: qui maturò l’avversione per lo stalinismo allora imperante con il terrore, finendo per scontrarsi ideologicamente anche con il Pci. Con la guerra, tornò appunto nella zona dell’Alto Milanese, per organizzare SAP e Brigata Garibaldi: arrestato dai fascisti, fu torturato e accecato, morì senza tradire i suoi compagni.
Il suo corpo, allora senza nome, fu abbandonato nella campagna tra Busto e Cassano Magnago: proprio al cippo dal luogo dell’esecuzione partirà il momento di ricordo domenica 26 ottobre. Da qui il corteo si muoverà alle 10.45 accompagnato dal Corpo Musicale Cassanese. Interverranno poi il sindaco di Legnano Alberto Centinaio e Dario Venegoni, nipote di Mauro e vicepresidente dell’Aned, l’associazione dei deportati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2014
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