Agricoltori in rivolta: “Quel pastore ci sta distruggendo”

Sei agricoltori fagnanesi scrivono alla Provincia perchè intervenga nei confronti del proprietario delle 50 capre che distruggono i loro raccolta da due anni: «Ci minaccia tutti i giorni». Ad uno di loro ha anche spaccato la testa

Una sedia di plastica in mezzo ad un campo. E’ il comodo tronetto di un pastore senza terra ma con una cinquantina di capre voraci, almeno quanto lui. Nicolò Tandurella è ormai la spina nel fianco degli agricoltori dei terreni dietro via Dante che non sanno più a chi rivolgersi per vedere i loro diritti difesi. Si chiamano Paolo Galvan, Siro Muzzolon, Guido Belei, Valerio Scatena, Nicolò Buscemi, Andrea Uccelli e sono gli ultimi agricoltori di Fagnano Olona che resistono tra quei pochi ettari di terra avara che divide Cassano Magnago da Fagnano e hanno scritto anche all’assessore provinciale Bruno Specchiarelli per essere ascoltati: «Il Tandurella fa pascolare le sue capre su terreni che non sono suoi e per i quali non paga nemmeno l’affitto – scrivono – distrugge regolarmente i nostri raccolti e ci sta mettendo in ginocchio».

Sono le parole della disperazione di chi, da una vita, si spacca la schiena a lavorare nei campi, paga l’affitto dei terreni che coltiva e non riesce nemmeno più a pagare il canone: «Questa mattina – racconta uno di loro – mi ha minacciato nuovamente, dice che lui si prende quel che vuole e che nessuno può fargli niente». Le cose sono precipitate da almeno un paio d’anni e il pastore invade regolarmente i terreni con le sue capre che devastano tutto ciò che incontrano, compresi gli alberi dai quali hanno staccato le cortecce fino ad un metro d’altezza: «Non ci risulta abbia nemmeno le necessarie autorizzazioni per tenere quegli animali» – scrivono ancora gli agricoltori che più volte si sono rivolti ai carabinieri di Fagnano Olona.

«Le forze dell’ordine hanno fatto quel che han potuto ma lui se ne frega – racconta Paolo Galvan – una volta mi ha anche preso a bastonate spaccandomi la testa, davanti alla mia nipotina di 7 anni». In quell’occasione il Tandurella fu arrestato ma venne rilasciato dopo qualche giorno tornando a spadroneggiare come e più di prima. Il Tandurella, inoltre, vanta la sua amicizia con Gennaro Accarino, altro volto noto alla magistratura, arrestato per omicidio colposo, dopo aver investito un motociclista senza prestargli soccorso a bordo di un trattore rubato. I figli di Tandurella e Accarino, inoltre, sono finiti dietro le sbarre per aver rapinato e sparato due colpi di pistola ad un benzinaio di Olgiate Olona. Nonostante tutto la sedia di plastica di Nicolò Tandurella è ancora lì, in mezzo ai campi dei quali si vuole impossessare, mentre gli agricoltori conduttori dei terreni attendono che qualcuno intervenga per spegnere una miccia sempre più corta.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 09 Novembre 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.