Allarme sfratti in città: “Chi ha case sfitte ci aiuti”

L’appello dell’assessore ai servizi sociali in vista dell’elevato numero di provvedimenti delle prossime settimane. “Chiediamo ai cittadini di aiutarci mettendo a disposizione case libere a prezzi agevolati”, spiega Mario Cislaghi

Sono stati 6 a gennaio e nelle prossime settimane arriveranno a quota 20. E’ questo il numero degli sfratti che in questo inizio 2014 sono passati per i tavoli dei servizi sociali di Busto Arsizio e che fotografano una situazione drammatica. «Spesso si tratta di famiglie con bambini in una situazione di estrema difficoltà -spiega l’assessore Mario Cislaghi- e noi cerchiamo di fare il possibile per aiutarle». Ma spesso non basta. Sono drammatiche le storie che si incrociano negli uffici di via Roma e in molti casi «l’unica cosa che possiamo fare noi è cercare di allungare i tempi dei provvedimenti». Ma quando il decreto diventa esecutivo -specialmente nei casi in cui si tratta di edilizia privata- la sola possibilità è quella di «correre ai ripari, cercando un posto dove far rimanere queste persone». 
Ora però, la situazione si è fatta veramente drammatica e per questo Mario Cislaghi lancia un appello: «Chiedo alla città di aiutare chi è in difficoltà, specialmente a chi ha case sfitte». Con l’edilizia residenziale bloccata l’unica valvola di sfogo è costituita da chi ha una o più case «avendo comunque garanzie da parte del comune». L’assessore starebbe già avendo dei contatti con alcuni imprenditori edili della zona per fronteggiare l’emergenza ma «chiunque volesse venirci incontro da subito lo faccia contattando gli uffici degli assistenti sociali».


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Febbraio 2014
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