Approvato il regolamento IUC, salgono le tasse in città

Il consiglio comunale ha dato il via libera al nuovo regime di tassazione per le imposte comunali. Poche novità rispetto alle linee della maggioranza: Imu a zero per le prime case, Tasi al massimo e introduzione della Tares. L’Irpef rimane al 4‰

Sono già in viaggio verso Roma i documenti del nuovo regolamento IUC, approvati lunedì sera dal Consiglio Comunale, che sancisce un sostanzioso aumento della tassazione in città.
Poche le novità rispetto alle attese: l’IMU rimarrà come lo scorso anno con l’esenzione per le prime case, sarà applicata la TARI per il sostengo della raccolta dei rifiuti mentre la TASI avrà un’aliquota al 2,5 per mille. Ecco, in dettaglio, il nuovo impianto della tassazione.

IMU
Rimane a zero per le prime case così come rimarranno in vigore le aliquote dello scorso anno per seconde case e categorie del lavoro. Equiparazione alla prima casa -e quindi esenti dall’IMU- sono anche quelle abitazioni che sono date in comodato date ai parenti di primo grado ma la cui proprietà è di altri. Non pagheranno neanche tutte quelle realtà che usufruiscono di contratti di affitto a canone sociale.

TASI 
E’ questa la vera new entry nel regime di tassazione. Serve a finanziare i servizi indivisibili (strade, illuminazione pubblica, polizia locale etc) e si basa sulla proprietà delle abitazioni. L’aliquota scelta in città per questo tipo di imposta è la massima prevista, il 2,5‰. «Dal momento che si tratta di una tassa sui servizi che gode chi abita in città -spiega il Sindaco- abbiamo deciso di caricarne parte anche sugli inquilini». La legge prevede infatti che per chi è in affitto una quota tra il 10 e il 30% della tassa sia a carico dell’inquilino e l’amministrazione ha deciso di scegliere il limite massimo.

TARI
Con questa tassazione deve essere totalmente coperto il costo del servizio di raccolta dei rifiuti, pari a poco più di 11,8 milioni. La TARI si compone di due diverse parti: una fissa che è riferita ai metri quadri dell’utenza e una variabile. Quest’ultima componente cerca di calcolare quanta sia la potenziale produzione di rifiuti di ogni singola casa, negozio o ufficio. Per le utenze domestiche, dunque, aumenterà in base ai componenti del nucleo famigliare mentre per quelle non domestiche cambia in base alla categoria merceologica. Parte fissa (decisa dallo stato) e variabile (scelta dai comuni) si sommano trovando così l’aliquota complessiva. «Abbiamo cercato di tenere il più possibile l’impatto di questa nuova tassa in linea con la vecchia TARSU» assicura il sindaco Gigi Farioli. In questo senso la città ha proceduto con l’equiparazione dei rifiuti speciali assimilabili alla normale spazzatura mentre se un’attività li smaltisce in proprio si può chiedere una sottrazione per la parte variabile del costo.

IRPEF
Non strettamente legata al regolamento della IUC ma comunque fondamentale per il bilancio comunale (e approvata nel consiglio comunale di lunedì) è l’IRPEF. Nessuna novità per la tassa sul reddito la cui aliquota in città rimane una tra le più basse, assestata al 4 .

Non sono tuttavia mancate le polemiche e le difficoltà nel percorso in aula del provvedimento. Il Senatore Rossi ha duramente criticato la scelta di dover approvare un aumento delle tasse senza sapere il motivo dal momento che il bilancio non è ancora stato presentato mentre il gruppo del PD ha tuonato: «vi avevamo chiesto un atto di coraggio ma come sempre non siete andati oltre la miopia della caciara politica; la vostra scelta di andare a colpire ancora una volta chi è in difficoltà è una precisa scelta politica».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Settembre 2014
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