Pignorati i mobili alla Real Casa del “re di Portogallo”
E sulla corte di Vicenza piovono due nuovi sequestri disposti dal Tribunale di Busto Arsizio
Proseguono i guai amministrativi e giudiziari per il Principato di Braganza e il suo sovrano, il "re di Portgallo" Rosario Poidimani. Una serie di provvedimenti dell’erario e del Tribunale di Busto Arsizio si è abbattuto sulla sontuosa corte di Vicenza del pretendente al trono portoghese, sotto processo a Busto Arsizio dal febbraio scorso (prossima udienza il 30 ottobre). Come precisa il suo legale, avvocato Mario Allegra, a muoversi per primo è stato l’erario, a quanto pare per recuperare una grossa cifra – oltre un milione di euro – in tasse non versate. «Non evasione fiscale tecnicamente, anche se come termine "giornalistico" ci potrà stare» mette le mani avanti il legale. «Il mio assistito aveva regolarmente dichiarato l’imponibile, ma non ha versato le tasse non ritenendovisi tenuto, in considerazione del suo status di principe (sic! ndr). Si tratta di mancato versamento di tasse, diviene reato solo da un certo limite». Intanto il 17 luglio l’agenzia delle entrate si è fatta viva con un provvedimento di pignoramento mobiliare. A seguire si è mosso il tribunale bustese. L’avvocato Allegra aveva a suo tempo fatto ricorso contro il sequestro probatorio (che implica che i beni siano considerati provento di reato) degli stessi beni della corte, che era disposto dalla Procura di Busto Arsizio. Il tribunale lo ha cassato, disponendo viceversa un nuovo sequestro in doppia forma, preventivo e conservativo: il primo per evitare la commissione di ulteriori reati, il secondo proprio in considerazione di pignoramenti. Ieri, riferisce sempre l’avvocato, la Guardia di Finanza ha notificato questi ultimi provvedimenti. Per ora la mobilia resta lì, affidata formalmente alla custodia del Poidimani stesso; la difesa annuncia che farà ricorso contro questi nuovi sequestri di fronte al tribunale del Riesame. Ma non finisce qui: il "re di Portogallo" ha dovuto chiedere, e ottenere, la possibilità di trasferire, sempre sotto sequestro, tutto quanto in un altro stabile sempre a Vicenza perchè… la real corte deve essere liberata e restituita ai proprietari, «una società di Brescia» dice il legale quasi sottovoce, per problemi, guardacaso, di pagamenti da effettuare.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
axelzzz85 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.