Il triangolo del degrado a due passi dal centro

La stazione degli autobus abbandonata ai vandali, il palazzo tra via Crispi e via Orzinuovi fermo da 15 anni, la costruzione vicino all'ospedale. Ecco come la città accoglie chi viene dal Sempione

Per chi entra a Busto Arsizio dalla strada statale del Sempione l’impressione è quella di trovarsi in una città fantasma. Già perchè Busto Arsizio porge il suo biglietto da visita con una stazione degli autobus mai utilizzata e in preda a vandalismi di ogni genere, un palazzo incompleto con due scritte verticali (Faes Bixer, qualcuno sa cosa significa?, ndr) a fianco dei "bellissimi" cinque ponti e un altro edificio incompiuto e bizzarro nelle forme, a due passi dall’ospedale. Il triangolo del degrado sta lì, sotto gli occhi di tutti, tra le case finite e abitate, vicino ad una strada ad alta percorrenza.

La storia della stazione degli autobus ce la racconta Marco Candiani, fiondatosi sul posto non appena ha visto il fotografo entrare:«Pensavo fosse un altro vandalo – esordisce – fotografi pure, guardi qui». Marco Candiani ci mostra un buco nella parete interna della stazione, hanno tentato di rubare la caldaia forse, visto che hanno già portato via le plafoniere, le prese e gli interruttori, i fili elettrici: «A parte chi cerca di rubare – spiega – qui si ritrovano continuamente ragazzi che ne fanno di ogni. da quando è stata finita la stazione è rimasta inutilizzata perchè non hanno pensato a come farci entrare i pullman». L’andazzo italico colpisce anche il super-nord, dove si guarda sempre agli sprechi del sud e si fa fatica a credere che una spesa da tre milioni di euro resti alla mercè dei vandali. La nuova stazione l’ha voluta il comune per togliere il capolinea di Piazza Solaro. Le cose sono andate diversamente: «E’ pericoloso, perchè non la recintano – continua Marco – tra vetri rotti, sporgenze, pattume accumulato all’interno (compreso un frigorifero,ndr), un bambino ci potrebbe morire qua dentro. io sono idraulico e so che qui arriva il gas».

Ora è stata messa una telecamera a presidiare i resti di una costruzione della comunità, pagata dalla comunità per l’utilizzo della quale non è stato ancora scoperto il modo per farlo. Alcuni mesi fa l’amministrazione ha fatto delle prove cambiando la circolazione nell’area e cercando di far passare i pullman e pare che il percorso adatto, a detta dell’assessore alla partita Luciano Lista, sia stato «trovato e approvato dalla Provincia che entro fine anno darà il via ad una gara europea per la gestione del servizio di trasporto pubblico su scala sovracomunale. Al momento dell’assegnazione si darà anche il via al recupero dell’area e dell’edificio».

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Intanto tra via Crispi e via Orzinuovi si muove qualcosa. Il palazzo di 4 piani, monumento più che decennale all’ediliza spericolata, potrebbe diventare una residenza per i dipendenti dell’ospedale in trasferta. A settembre il Comune si muoverà per fare pressing sulla proprietà. Niente da fare, al momento, per il terzo vertice del triangolo del degrado: la palazzina nei pressi dell’ospedale che, pur essendo di più recente costruzione e, almeno nelle parole della proprietà, destinata a diventare un albergo, al momento resta un cantiere immoto ed immutato. Questa è Busto bellezza?

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Luglio 2008
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