Lo stadio nuovo slitta, per l’anno prossimo verrà migliorato lo “Speroni”

Il nuovo orientamento della giunta è quello di fare le cose con calma per il nuovo stadio ma Zoppo preme. Nel frattempo accantonati 10 mila euro per il riadattamento del vecchio stadio

Maggioranza chiusa a riccio sul nuovo stadio. Dopo la serie di sconfitte della Pro Patria in campionato il tema "stadio nuovo" sembra essere uscito dal dibattito politico ma per la dirigenza della squadra l’obiettivo resta lo stesso:«Serve una struttura nuova per la squadra e il settore giovanile». A volerlo è il patron della squadra Giuseppe Zoppo che, tuttavia, in questi giorni è rimasto defilato dopo un viaggio di tre settimane in Africa. Rientrato ieri, lunedì 4 novembre, Zoppo ribadisce il suo obiettivo ma sottolinea che dall’amministrazione non è arrivata ancora nessuna risposta sull’area individuata, quella attorno al PalaPiantanida.

Se il sindaco tace, per il momento, sull’argomento dice la sua l’assessore all’urbanistica Giampiero Reguzzoni che mette un freno alla curiosità della città spiegando che «la decisione non deve essere comunicata alla stampa ma alla dirigenza della Pro Patria». Dietro a tanto riserbo, in realtà, ci sono dubbi e nodi da sciogliere ancora lì sul tavolo a partire dal vero progetto di Zoppo, quello presentato è solo una bozza, fino ai vincoli naturalistici dell’area prescelta che sta a ridosso del Parco Altomilanese.

L’unica certezza che al momento non ha paura di smentite sono i 10 mila euro accantonati in bilancio dall’amministrazione che, lo ha ribadito nell’ultimo consiglio comunale, serviranno ad uno studio di fattibilità per un adeguamento del vecchio e caro "Speroni" nel caso la Pro Patria dovesse fare il salto di categoria: «Credo che quella dell’adattamento dello Speroni sia l’obiettivo primario sia per noi che per la società – ha detto Reguzzoni – anche se cominciassero oggi i lavori non credo che per l’anno prossimo il nuovo stadio potrà essere pronto». Questo il ragionamento di Reguzzoni che mette un freno alla fretta di alcuni, giornalisti compresi, di sapere cosa dirà il sindaco Farioli al presidente Zoppo in merito al terreno a ridosso del confine con Castellanza.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Novembre 2008
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