Visita del ministro Alfano, “troppi quei 20.000 euro”

Polemica sulla cifra stanziata per la presenza del ministro della Giustizia il 18 novembre per inaugurare il tribunale ristrutturato. Speroni". "Lo Stato è inadempiente verso Busto"

Martedì 18 novembre il tribunale di Busto Arsizio riceverà la visita del ministro della Giustizia Angelino Alfano. Per l’occasione si inugurerà ufficialmente la struttura rinnovata del Palazzo di Giustizia; da un lato quello nuovo già occupato dalle aule e dagli spazi dedicati ai giudici, dall’altro il vecchio edificio che sarà messo a disposizione della Procura, ma non solo. A Busto Arsizio la famosa separazione delle carriere, in attesa di quella legale, è stata effettuata fisicamente.
A destare polemica non sono però questioni in punta di diritto, nè le prevedibili contestazioni per il lodo che porta il nome del ministro, bensì più prosaici soldi. Di ben 20.000 euro è infatti lo stanziamento del Comune, stabilito con
apposita delibera di Giunta per degnamente accogliere l’illustre ospite in arrivo da Roma, con tanto di inviti a pranzo per circa 200 persone. Il denaro in questione è stato tratto dal fondo di riserva del Comune, visto che l’apposito capitolo per cerimonie e simili non aveva la necessaria disponibilità.

Lo scenario è certo parecchio cambiato da quando nel 2007 si presentò nei nuovi locali del tribunale bustese Clemente Mastella. Era un ministro della Giustizia espressione di un governo di centrosinistra, eresia da queste parti. Di passaggio per Varese, fu accolto più alla buona di quanto avverrà per Alfano, la cui visita è programmata da tempo. Un fiore all’occhiello per l’assessore comunale agli affari legali, avvocato Mario Crespi, che ha seguito puntualmente i lavori del palazzo di giustizia.

Il più duro sulla questione dei 20.000 euro è proprio il presidente del consiglio comunale Francesco Speroni. «Ho avuto molto da ridire su questa scelta» osserva irritato. «Non contesto il quanto, ma il chi paga. Non ritengo giusto che tocchi al nostro Comune. Ognuno si paghi il suo: gli inviti sono doppi, del Comune e del Tribunale, al più si faceva metà e metà. Comunque dovrebbe essere il ministero stesso ad avere le risorse del caso». Speroni, da buon leghista, va giù duro con Roma: «Lo Stato del resto è pienamente inadempiente con Busto Arsizio su tutta una serie di fronti: Cinque Ponti, la nuova caserma dei carabinieri, il parcheggio per i pendolari nello spazio ex Hupac presso la stazione FS…»

L’opposizione ovviamente coglie la palla al balzo, ma se la critica di Speroni è istituzionale, quella da centrosinistra diviene politica. «Condivido le perplessità già avanzate anche dallo stesso presidente del consiglio comunale» commenta sulla vicenda dei 20.000 euro anche il consigliere di Rifondazione Comunista Antonello Corrado. «Sono stati invitati a pranzo anche i capigruppo consiliari, ma io non ci sarò» annuncia. Per il PD il capogruppo Valerio Mariani trova «inopportuno che il Comune si accolli queste spese, dopo tutte quelle già sostenute per costruire e ristrutturare la sede giudiziaria cittadina».

«Bene, vedo che il Comune mette via soldi, più che per sè, per quando arrivano i ministri» commenta acido sempre per il PD il consigliere comunale Alessandro Berteotti. «Non è che per caso Alfano ci porta lui, invece, qualcosa, a parte il suo lodo? Qui si discute in consiglio su 10.000 euro per affidare l’incarico in vista di una ristrutturazione dello stadio di calcio, poi ne spuntano il doppio per accogliere Alfano. Invece di chiedergli di fare… il ministro, e di fargli quindi tutte le rimostranze e le richieste del caso, gli si stende il tappeto rosso. Qui aspettiamo risorse e chiarimenti: ad esempio sulla nuova caserma dei carabinieri» dice, quasi in coro con Speroni. «Il sindaco ha detto al consiglio comunale che è un edificio di iniziativa privata, punto. A parte capire come è nata, è un fatto che abbiamo a disposizione una nuova caserma. È una situazione che va sbloccata». La cosa non era riuscita sotto il governo Prodi, anche se la struttura era pronta già sotto il precedente governo Berlusconi; se ne è interessato nei mesi scorsi anche l’onorevole leghista Marco Reguzzoni, ma l’impresa non si annuncia comunque delle più semplici. La presenza del ministro, polemica sui soldi o meno, potrebbe dunque essere un’occasione per riprendere il discorso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2008
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