Grave incidente a Sacconago, due morti

Tragico incidente poco dopo le 20 di domenica 23 novembre a Sacconago, con un bilancio di due morti e due feriti. Un’Alfa GT proveniente lungo la via Magenta dalla direzione di Borsano si è scontrata con una Smart che da via Verdi cercava di svoltare a sinitra per immettersi sul veloce vialone. Pauroso il botto risuonato nella quiete di una domenica sera, e che ha fatto accorrere i residenti della zona: immediati i soccorsi portati dalle ambulanze del 118. Sul posto si sono presto portati anche i mezzi dei Vigili del Fuoco e pattuglie di Carabinieri e Polizia di Stato per i rilievi e per bloccare il traffico sul luogo del sinistro. Semidistrutte le due automobili, con l’Alfa che ha concluso la sua corsa contro un albero del filare tra le due carreggiate del viale, il muso in pezzi, e la Smart in testacoda lungo un marciapiede, il lato destro accartocciato.

I due feriti più gravi, incoscienti dopo lo schianto e apparsi subito gravissimi, sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale, lui a Busto Arsizio, lei a Legnano, ma sono giunti privi di vita. Si trattava di Emanuele Brazzelli, 64 anni e di Mariangela Taveggia, 60 anni, di Busto Arsizio, occupanti della Smart. Brazzelli, detto Remo, era un imprenditore molto noto per le attiità nel sociale: già attivo in posizioni dirigenziali con i Lions e la Comunità Marco Riva, era il coordinatore locale dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA). Aveva un’azienda di spedizioni ed era proprietario di immobili, fra cui quello ristrutturato in questi anni in piazza San Giovanni e che ora ospita da qualche tempo una nuova libreria. Mariangela Taveggia, esercente già attiva nella gestione di una pasticeria era sua compagna da vari anni.

Più lievi apparivano le condizioni dei due giovani a bordo dell’Alfa, W.K., 20enne ucraino da tempo residente in città e G.G., 22 anni, bustocco: policontusi e sotto shock ma in grado di cooperare; per loro trasporto all’ospedale di Gallarate.