Zoppo minaccia di andarsene con tutta la squadra

Mentre l'ipotesi stadio nuovo naufraga nel mare mosso della politica bustocca il patron della Pro Patria esprime tutto il suo disappunto contro l'amministrazione

Questa volta Giuseppe Zoppo, patron della Paro Patria, ne parlerà in Consiglio d’Amministrazione e in breve tempo prendere decisioni drastiche. La Pro Patria se ne andrà da Busto? Questa è la domanda che tutti in questo momento si stanno facendo anche tra i dirigenti di fronte ad un consiglio comunale che non decide sul nuovo stadio, prende tempo e studia piuttosto come ampliare lo Speroni, storico impianto attualmente fuori dalle regole per la serie B.

La squadra sta dando soddisfazioni presidente, perchè secondo lei la città dovrebbe perdere la sua squadra? «I bustocchi non sembrano interessati al sogno Pro Patria, al progetto di lungo respiro, – spiega il patron dei Tigrotti – io ai miei ragazzi ci tengo, non mi stancherò mai di dirlo, e per loro ho pensato di spostare la squadra in un luogo dove possano prepararsi adeguatamente agli impegni che li aspettano. L’amministrazione ha usato l’effetto nuovo stadio per una questione di immagine personale e non come vera esigenza per il club e per il lustro della città. I tifosi ci sono ma sono gli storici appassionati e non crescono. Spesso nemmeno lo Speroni si riempie».

La vittoria col Padova, però, è stata salutata da spalti pieni e coreografia biancoblù, oltre 1700 gli spettatori presenti e due gol di Correa a chiudere la bella giornata. Alcuni tifosi si sono anche fatti vivi in consiglio comunale, sia pure tenendo un basso profilo. La città del tifo è, in realtà, galvanizzata dalla squadra e dai risultati. L’adeguamento dello Speroni è l’obiettivo minimo che si pongono. Alla società sembra preoccupare maggiormente l’atteggiamento ambivalente della Giunta, spaccata anche sulla questione stadio: «Io so solo che il sindaco mi aveva dato la sua parola che in due settimane avrebbe parlato chiaro – sottolinea Giuseppe Zoppo – e invece non è successo nulla. Io sono stufo, lo dico chiaramente e lo dimostrerò con i fatti come sono abituato a fare. Sono un uomo del fare e dunque non posso stare dietro ai tempi della politica».

La tensione, dunque, in casa Pro Patria comincia a salire mentre la squadra va a riposo da campione d’inverno. Non male per chi era predestinato alla C2 e invece ora si ritrova mezzo sogno in tasca. Il consiglio comunale pre-natalizio, tenutosi ieri sera lunedì 22 dicembre, era in tutt’altre faccende affaccendato ma una frase dell’assessore all’urbanistica Giampiero Reguzzoni mette a tacere ogni dubbio: «Non si può pensare adesso allo stadio nuovo, stiamo studiando come riadattare lo Speroni alle esigenze della società». La pausa natalizia speriamo renda tutti più buoni e la Befana non faccia trovare il carbone a troppe persone, nella calza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Dicembre 2008
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