Girola: «Il 2009 sarà l’anno del sottopasso di Sant’Anna»

Il quartiere più lontano dal centro verrà collegato alla via per Fagnano con un tunnel di 60 metri che passerà sotto la ferrovia. Corrado: «L'assessore ascolti i cittadini»

Il 2009 sarà l’anno del sottopasso di Sant’Anna. Il villaggio-quartiere di Busto Arsizio, tra i più lontani dal centro cittadino, verrà collegato con una nuova strada che passerà sotto il sedime ferroviario della linea delle Ferrovie dello Stato con la via per Fagnano. L’opera, attesa da un decennio, è di una certa importanza dal punto di vista sia architettonico che economico e potrebbe rappresentare il rilancio di una zona considerata di minore rilevanza per la sua distanza. Ad annunciare le prossime tappe per giungere ad una progettazione definitiva e all’appalto è l’assessore ai lavori pubblici Franco Girola: «Quest’anno sarà decisivo per poter arrivare all’appalto per il quale non voglio definire una data visto che le variabili in gioco sono spesso troppe e imprevedibili – sostiene l’assessore – ma posso dire con una certa precisione che il prossimo passo da fare entro marzo è il bando per la progettazione definitiva del collegamento».



Qualcosa del progetto, però, Girola lo anticipa: «Il tunnel sarà lungo circa 60 metri e il costo dell’opera è di circa 3 milioni di euro che lo Stato ha già trasferito al Comune – spiega Girola – il sottopasso sarà poi collegato con una strada alla via per Fagnano e per quel tratto di strada stiamo trovando i fondi necessari. Intanto sono in via di realizzazione le due rotonde di collegamento in via Minghetti dalla parte di Sant’Anna, che serviranno a regolare il traffico». Per trovare i fondi il Comune dovrà prima approvare il bilancio, previsto entro metà febbraio, e poi procedere con il bando. I lavori, dunque, non partiranno per il 2009 ma per i primi mesi del 2010.



Dall’opposizione, però, il consigliere di Rifondazione Comunista Antonio Corrado chiede che l’opera venga almeno discussa con la cittadinanza: «Spero che la giunta non si chiuda a riccio sul progetto – avverte – servirà un dialogo con gli abitanti della zona». L’assessore non chiude sul dialogo e risponde: «E’ nostra abitudine portare il progetto tra la gente – spiega – prima della realizzazione sarà possibile presentare delle osservazioni e verrà programmato un incontro pubblico con gli abitanti dove presenteremo l’opera. Nessuna chiusura nei confronti di nessuno, certamente non potrà essere sconvolto il progetto ma qualche modifica potrà essere apportata. Purtroppo dobbiamo combattere con la burocrazia che rallenta la messa in atto di importanti progetti utili a migliorare la vita dei cittadini. Non possiamo permetterci di far passare ulteriore tempo. L’opera è attesa da un decennio». Avvicinare i quartieri periferici al centro è l’unico modo per farli sentire parte integrante della città di Busto Arsizio e alcune zone come il villaggio Sant’Anna sono state per troppi anni corpi estranei alla Grande Busto sognata dal sindaco Farioli e dalla sua giunta.

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Pubblicato il 05 Gennaio 2009
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