Il generale Gualdi in visita al carabiniere investito

E' giunto in mattinata al reparto di rianimazione per esprimere la vicinanza alla famiglia e per visitare l'uomo che resta stabile ma ancora in condizioni gravi

Sono ancora gravi le condizioni del carabiniere della compagnia di Saronno investito, lunedì 26 gennaio a Origgio da un’auto guidata da un 43enne di Busto Arsizio ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Questa mattina, mercoledì 28 gennaio, nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Legnano dov’è ricoverato, sono venuti a rendergli visita il generale Carlo Gualdi (foto a sin.), comandante interregionale dei Carabinieri del nord-ovest, accompagnato dai colonnelli Maurizio Delli Santi (comandante provinciale di Varese) e Giuseppe Spina (comandante territoriale di Monza). Insieme a loro era presente anche il capitano Paolo De Grassi, a capo della compagnia di Saronno, presso la quale è impiegato il carabiniere ferito.

Al capezzale dell’uomo, che nonostante la gravità della situazione pare essersi stabilizzato, erano presenti anche il figlio, la moglie e i genitori insieme alla sorella. Il figlio del carabiniere frequenta una scuola ufficiali a Milano ed è stato definito dal comandante Spina, «l’orgoglio del padre proprio per la decisione di continuare sulla strada intrapresa dal genitore». Il ragazzo, al cospetto del generale Gualdi, si è presentato in divisa mostrando tutto l’orgoglio di far parte dell’Arma anche in un momento difficile come quello che sta vivendo.

Il generale Gualdi ha elogiato lo spirito di servizio del carabiniere ferito e ha sottolineato la coesione dell’Arma in questa situazione molto difficile. «Una parola vorrei dirla per i medici che stanno facendo un lavoro importantissimo e di grande qualità a riprova che possiamo contare su una struttura di alto livello – ha detto Gualdi dopo la visita – Se viene confermata la storia della droga è il momento per fare una riflessione in più su un problema serio e il nostro uomo era lì anche per fermare questi ragazzi che gettano la loro vita con gli stupefacenti. Questo episodio non ci fermerà, anzi, ci darà la forza per continuare in maniera ancora più convinta».

Nel frattempo continua il lavoro della Procura per raccogliere elementi sulla colpevolezza del 43enne bustese accusato di essere l’esecutore materiale dell’investimento e proprio domani, giovedì 29 gennaio, l’uomo verrà ascoltato dal Giudice per le indagini preliminari Donatella Banci. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Roberto Pirro.

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Pubblicato il 28 Gennaio 2009
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