Palapiantanida: Angelucci chiede una scelta precisa alla Giunta
Il presidente di Agesp Holding Giuseppe Angelucci relaziona in commissione Affari Generali sulla passata gestione del Palazzetto dello Sport
Il Palazzetto dello Sport di Busto Arsizio, recentemente tornato dalla gestione di Agesp a quella del Comune, tiene banco in commissione Affari generali. La seduta di ieri sera ha visto l’audizione del presidente di Agesp Holding SpA Giuseppe Angelucci in merito agli ultimi quattro anni di gestione della struttura.
«Nel complesso, non sono stati anni brillanti. Dopo tre anni in perdita, abbiamo dovuto passare la mano, come il codice civile impone alle SpA». Questa la lucida diagnosi presentata da Angelucci. «Avevamo l’obiettivo di aumentare gli introiti, ma col passare del tempo abbiamo capito che utilizzare il Palapiantanida per dare uno spazio alle società sportive bustesi non era compatibile con un uso "industriale" della struttura per grandi eventi sportivi e canori, per semplici ragioni di disponibilità di tempo».
In sostanza, si pone una scelta: o continuare ad offrire un pur lodevole servizio a tariffe agevolate alle società sportive cittadine, senza però ricavarne di che intervenire a completare la struttura per quanto attiene all’acustica, alla climatizzazione e all’illuminazione esterna, o passare ad una gestione "industriale", con un partner esperto nell’organizzazione di eventi.
Domande e proposte da parte dei commissari non sono mancate, ad esempio quella di Pellegatta (AN) di organizzare eventi di richiamo come tornei di volley o calcetto e incontri di pugilato, o quella speculare di Di Paolo (Progressisti) volta a organizzare concerti, anche come occasione di aggregazione per i giovani. Corrado (Rifondazione) invece ha parlato di «fallimento» della gestione Agesp, tesi ovviamente contestata da Angelucci; Salomi (UDC) ha definito l’uso attuale del Palapiantanida quello di un «palestrone» e non di un Palazzetto dello Sport.
In tutto questo, ciò che è restato nel mistero sono le intenzioni dell’amministrazione per il futuro della struttura. «La verità è che le società sportive sono un bacino di voti» ha commentato il consigliere Audio Porfidio.
Difficile, quindi, prevedere drastici cambiamenti nell’attuale politica della Giunta in materia.
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