Accam, in commissione spuntano dubbi e domande

Nulla di definito in due ore di seduta: l'azienda ribadisce il piano per il revamping, le opposizioni incalzano. "Delibera vuota quella proposta al consiglio". Teleriscaldamento: "Fumo per gli occhi". La convenzione: "Rinnegata dopo due anni"

In commissione ambiente va in scena la vicenda Accam. L’operazione revamping è stata succintamente presentata dal presidente di Accam SpA Paolo Cicero e dall’ingegner Dell’Acqua, nei termini già esposti all’assemblea dei soci qualche settimana fa. Un impegno di 35 milioni di euro per un impianto «di ultima generazione», nettamente ammodernato e molto meno inquinante di oggi (dal 50 al 90% in meno rispetto ai limiti di legge oggi previsti) per emissioni, con in più la possibilità di attivare il teleriscaldamento che toglierebbe dall’aria di Busto «fino a 24.000 tonnellate di CO2 l’anno» oggi prodotte dalle caldaie di casa dei borsanesi. Rosee, anzi "verdi" prospettive che non hanno però convinto tutti. Pubblico interessato anche se non numerosissimo, certo più consistente dei consiglieri: soprattutto la maggioranza ha brillato per assenze. Anche il comitato ecologico inceneritore e ambiente di Borsano faceva capolino: pare che anche a Magnago, con la frazione Bienate ancora più vicina all’impianto, qualcosa bolla in pentola. 
La seduta è stata tenuta per trasparenza, stessa motivazione addotta per giustificare la delibera con cui giovedì sera il consiglio comunale darà mandato al sindaco di trattare un aggiornamento della convenzione con Accam. Aggiornamento che non potrà non riguardare la durata nel tempo (per ora il 2019), visti gli impegni tecnico-finanziari "da far tremare le vene e i polsi" che attendono l’ex consorzio dietro l’angolo. Il 2 marzo torna a riunirsi l’assemblea dei soci e si dovrebbe votare sul piano industriale per il revamping, consiglio comunale di Busto Arsizio consenziente o meno – Palazzo Gilardoni ha fatto mettere all’ordine del giorno degli "indirizzi" da rivolgere al CdA di Accam. L’accettazione da parte di Busto di una revisione della convenzione servirà ad evitare di rendere pesanti le tariffe di conferimento: per Accam il revamping è assolutamente necessario per venire incontro alle prescrizioni regionali per l’A.I.A. e a quelle del gestore unico della rete nazionale (GRTN) per la commercializzazione dell’energia elettrica, ma soprattutto per conservare gli incentivi
CIP6, in scadenza, e i certificati verdi. Cifre da tre milioni di euro l’anno, dirà Cicero: non proprio noccioline. O si cambia e si ristruttura da cima a fondo l’impianto, o si chiude.

Nessuno in aula poteva negare che sia desiderabile avere un impianto meno inquinante, visto che l’attuale ancora emette sia pur minime quantità anche di diossine e furani, come illustrato dai dati esposti in commissione. Nè il nuovo impianto, pur così efficiente, potrà evitare di dover smaltire qualcosa come 6000 t/anno di ceneri in discariche speciali. Ben poco conta quindi il dibattito fra i consiglieri-commissari sul senso (o mancato tale) della delibera in votazione giovedì in consiglio. Mariani (PD) chiedeva invece quanto costerebbe un impianto nuovo di zecca di queste dimensioni, sentendosi sparare cifre fino a 80 milioni e passa. Quanto ai tempi per il revamping, si parla del 2011 per il completamento. Corrado (Rifondazione) duro sul teleriscaldamento: «fumo negli occhi». Il presidente Cicero si limitava a chiarire che Accam si attrezzerà ma non le spetta certo creare la rete di distribuzione, Castiglioni che Agesp (ora Agesp Energia) ha da tempo reso noti i suoi piani in materia. Sempre Corrado chiedeva se l’impianto non finirà per bruciare CDR, con un Cicero che al contrario tuonava sdegnato contro lo «spreco» di produrre le famose "ecoballe". Un’altra curiosità riguardava l’atteggiamento dei tre Comuni di Busto Arsizio, Legnano e Gallarate, e ora sembra anche di Lonate Pozzolo, circa la nota lettera d’intenti per passare le quote comunali alle rispettive partecipate del settore ambientale: volontà confermata dall’assessore Franco Castiglioni. L’ex sindaco Luigi Rosa, già piccato dal "ripudio" della "sua" convenzione con Accam, ha notato come quella vigente venga ad essere alterata a neppure due anni dall’approvazione. Cicero per parte sua ha risposto anche sulla raccolta differenziata  ribadendo l’importanza per Accam e  l’impegno della società anche versi progetti delle scuole sull’argomento.

«Qui non è stato nascosto nulla a nessuno» ribadiva l’assessore Castiglioni a chi parlava di «convitati di pietra» nella vicenda (D’Adda, PD), su tutti il perché si debba andare a votare giovedì sera una «delibera vuota» (Pecchini, PD) per dare un mandato al sindaco. E Cicero, indisposto, invitava a lasciare al consiglio comunale gli aspetti politici, limitandosi a stare sul tecnico: i dati erano lì, sono disponibili ai consiglieri e quelli sulle emissioni sono sul sito di Accam per chi vuole leggerseli. Ma la sensazione sgradevole che più d’uno prova a Borsano la rendeva Fontana (Busto dei Quartieri) con una battuta dialettale, non esattamente riportabile ma che cercheremo di tradurre pudicamente: "ramoscello dopo ramoscello, ci si ritrova con tutta la fascina…" là dove è meglio tacere. Sarà volgare, ma rende l’idea.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 25 Febbraio 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.