“Fronda in consiglio? A Busto non è la prima volta”

Dopo lo sgambetto in consiglio al sindaco e all'assessore Castiglioni, i commenti delle parti politiche. Lega e Forza Italia si scambiano frecciatine a distanza, l'opposizione gongola e rincara

Il mini-terremoto in consiglio comuanle di giovedì sera su Accam fa giungere i suoi riflessi fino alle più alte istanze politiche provinciali. Il fatto che la Lega Nord, ad eccezione di Speroni, non si sia presentta in aula, e che anche in Forza Italia le assenze non siano state trascurabili, non resta senza eco. E le due maggiori forze cittadine si punzecchiano a distanza, pur senza livore.

Stefano Candiani, segretario provinciale del Carroccio, tenta di sdrammatizzare ma non manca di lanciare delle frecciatine. «La situazione merita certo attenzione, bisognerà fare delle riflessioni, e mi riferisco soprattutto al sindaco Farioli che dovrà cercare di relazionarsi in modo più stretto con i gruppi consiliari». Che gli hanno servito il più amaro dei calici, quasi un "contropiede" fulminante dopo che l’operazione rimpasto era andata in porto con un punto in favore proprio del primo cittadino. Candiani invita a non drammatizzare: «Non è la prima volta che succede a Busto Arsizio. In città ci sono dei pasticci, si guardi a Forza Italia» precisa «che farebbe bene a guardare al proprio interno piuttosto che assorbire "pezzi" come si è visto ieri con l’Udc». E la fronda leghista? «I consiglieri comunali sono anch’essi eletti dal popolo, come il sindaco. Ci si confronti, è un segnale che è necessario un approfondimento sul tema proposto al consiglio comunale».
Il segretario cittadino della Lega Giuseppe Gorini, preso in contropiede dallo "sciopero bianco", anzi, verde, dei suoi, non desidera esporsi: «È troppo presto per parlare» si schermisce. «Non è stata una prova di forza» mette le mani avanti, «e semmai andrebbe considerata anche l’assenza di quattro consiglieri di Forza Italia». Anche qui, insomma, scaricabarile fra alleati.

Per Forza Italia risponde Gianfranco Bottini: «Non vedo strategie particolari dietro a questi fatti, la Lega non ha nulla contro il revamping: certo agendo così ha rinunciato ad essere "padrona a casa sua"» nota con una punta polemica. «L’impianto va migliorato sul piano ambientale, lunedì l’assemblea dei soci Accam deciderà il da farsi. Il passaggio preventivo in consiglio era per trasparenza, si poteva in teoria evitare. Si è impegnato molto Franco Castiglioni (grande sconfitto di ieri sera con il sindaco), l’ho rincuorato dicendogli che il lavoro ben fatto, con onestà, alla fine paga sempre». E le assenze in Forza Italia? «Una sola poteva avere un risvolto politico, le altre erano giustificate, per salute, impegni o problemi familiari». E il PD, tante volte accusato di essere "soft", che non fa sconti? Bottini sorride: «sono stato cinque anni all’opposizione in consiglio, a parti invertite, anch’io non avrei partecipato al voto, ci sta in politica. Una seconda volta non lo farebbero, sono persone responsabili».

Dall’opposizione è un coro per una volta compatto. Luigi Rosa (Busto Civitas) commenta: «In maggioranza ci sono problemi, perde i pezzi e ha da fare delle valutazioni. Ci sono problemi interni a Forza Italia, ed è certo, e forse anche alla Lega. In ogni caso non mi darò allo sciacallaggio come accadde in altre circostanze nei miei confronti» butta lì togliendosi il classico sassolino dalle scarpe, memore di quanto accadde a lui nel 2005/2006.
Per Il PD il segretario cittadino Erica D’Adda prende atto che «su un passaggio in sè non dovuto, eppure importante, il centrodestra non aveva la maggioranza. Gli appelli alla responsabilità sono caduti nel vuoto, non abbiamo raccolto. La responsabilità l’avevamo mostrata due anni fa per la presente convenzione, poi abbiamo visto il nulla da parte della maggioranza. La delibera del resto non spiegava cosa il sindaco andasse concretamente a fare con Accam SpA. Farioli ha rimproverato Regione e Provincia: si è dimenticato di chi le governa?». Per Rifondazione chiude Antonello Corrado: «La convenzione non si tocca, questo è il succo di ieri sera. Nessun mandato a Farioli per trattare modifiche, e spero bene che ne prenda atto».

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Pubblicato il 27 Febbraio 2009
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