Giornata da incubo per la Pro Patria

La Pro Patria viene sconfitta in casa per 1-2 dal Ravenna e perde la testa solitaria della classifica venendo raggiunta dal Cesena e dalla Reggiana. Una partita davvero difficile da decifrare, vista la giornata nera dell’arbitro Gallione, autore di diversi fischi quanto meno dubbi che hanno condizionato la gara. Ora il finale di campionato si fa davvero avvincente, ma Anania e compagni ne avrebbero volentieri fatto a meno.

Il pareggio di Verona aveva fatto mantenere la vetta della classifica alla Pro, ma allo stesso tempo aveva permesso alle inseguitrici di accorciare il divario. Contro il Ravenna non era una sfida facile, con la squadra romagnola in gran forma e pronta a tutto per fare uno sgambetto importante alla capolista, tenendo aperte le proprie speranze di promozione. La squadra di Atzori nel girone di ritorno si era dimostrata la migliore, ottenendo una serie significativa di undici risultati utili e scalando la graduatoria fino alle posizioni di vertice, a soli quattro punti dalla prima.

FISCHIO D’INIZIO – Lerda non cambia formazione e conferma quasi completamente la squadra schierata al Bentegodi, con l’unica eccezione di Morello al posto di Pisani al centro della difesa. Attacco affidato al tridente formato da Do Prado, Toledo e Fofana, mentre Correa, Zappacosta e Dalla Bona occupano la mediana. Atzori lascia Il giovane e talentuoso attaccante Pettinari in panchina affidandosi al buon stato di forma del bomber Zizzari. Pivotto guida la linea difensiva, mentre Trotta e Sciaccaluga assicurano buoni piedi al centrocampo giallorosso. Coreografia delle grandi occasioni per lo Speroni, con tantissime bandierine biancoblu ad accompagnare le squadre al momento dell’ingresso in campo.

IL PRIMO TEMPO – La sfida è da subito molto accesa e vibrante e le due squadre si affrontano a viso scoperto, senza risparmiarsi interventi decisi. Al 10′ la Pro Patria passa in vantaggio con Correa al termine di un’azione splendida: Toledo affonda sulla fascia destra e serve Do Prado con un rasoterra, il brasiliano fa sponda per l’argentino che mette la palla sotto l’incrocio alla destra di Brignoli con un sinistro a giro. Prova a reagire il Ravenna e al 13′ Zecchin prova a colpire con un destro al volo che Anania devia in angolo. La spinta della squadra ospite non si placa e al 24′ la gara torna in parità con la rete di Zizzari, che insacca di testa un cross dalla sinistra di Zecchin. La Pro Patria gira bene la palla con ottime trame, ma al momento di concludere non è abbastanza cinica e gli affondi non portano occasioni significative. Al 40′ il Ravenna potrebbe addirittura passare in vantaggio con Trotta che scarica un destro angolato dopo aver saltato il suo marcatore al limite dell’area, ma Anania riesce a intercettare in fendente allontanando il pericolo. Finisce malissimo il primo tempo per i tigrotti, con Toledo che si fa cacciare al 47′ dall’arbitro dopo aver esagerato nelle proteste costringendo i suoi compagni all’inferiorità numerica.

IL SECONDO TEMPO – Dopo un intervallo movimentato con Anania e Lerda chiedere spiegazioni all’arbitro per l’espulsione di Toledo, Atzori cerca la vittoria e inserisce l’attaccante Gerbino al posto del laterale difensivo Sabato. La Pro Patria non riesce a imporre il proprio ritmo e il Ravenna prova ad affondare. All’8 Trotta serve in verticale Gerbino, ma l’attaccante giallorosso non è abbastanza deciso e si fa recuperare da Music che gli toglie palla con l’esperienza. All’11’ l’arbitro ne combina un’altra, sottolineando la sua prova assolutamente negativa e fischia un rigore per i romagnoli dopo un contrasto innocuo tra Barjie e Zizzari. Zecchin salva i tigrotti colpendo il palo dagli undici metri e Trotta manda a lato la ribattuta a porta vuota. La partita si scalda e sugli spalti cominciano a volare insulti verso l’arbitro e la dirigenza ravennate. Al 21′ il Ravenna trova il vantaggio con Ferrario che manda la palla in rete di testa dopo essere stato lasciato completamente solo in mezzo all’area tigrotta su azione di calcio d’angolo. La giornata nera del direttore di gara continua anche al 32′ quando non vede un contrasto molto dubbio tra Fofana e Ferrario in area. La Pro tenta il forcing finale e al 35′ Correa impegna Brignoli con un mancino dal limite. Zizzari un minuto dopo potrebbe chiudere la partita ma in contropiede, completamente da solo, tenta il pallonetto su Anania, ma la mira è sbagliata e il colpo dell’attaccante finisce a lato. Al 42′ Melara prova il mancino da dentro l’area, ma la difesa ospite è brava a contrastare l’attaccante e la palla esce a lato dopo una deviazione.

Una sconfitta pesante per la Pro Patria, ma la vittoria del Ravenna è fortemente condizionata dalla pessima giornata dell’arbitro Gallione, autore di una prestazione al limite del ridicolo per molti tratti di partita. La classifica si accorcia in maniera preoccupante, con Cesena, Reggiana e Pro Patria a 53 punti e il Ravenna a 52.

IL TABELLINO

Pro Patria – Ravenna 2-1 (1-1)

Marcatori: al 10′ pt Correa, al 24′ pt Zizzari, al 21′ st Ferrario

Pro Patria: Anania, Music, Barjie (dal 43′ st Mosciaro), Dalla Bona (dal 22′ st Melara), Urbano, Morello, Correa, Zappacosta (dal 31′ st Cristiano), Fofana, Do Prado, Toledo. All. Lerda.
Ravenna: Brignoli, Rizzo (al 22′ st Ungaro), Sabato (dal 1’st Gerbino), Fasano, Pivotto, Ferrario, Trotta, Sciaccaluga (dal 29′ st Roselli), Zizzari, Rossetti, Zecchin. All.: Atzori.
Arbitro: Gallione di Alessandria
Note: giornata piovosa e fresca, terreno bagnato ma in buone condizioni. Ammoniti: Music Cristiano Mosciaro per la Pro Patria. Pivotto Rossetti Rizzo Roselli per il Ravenna. Calci d’angolo: 2-8 per il Ravenna.