Consuntivo 2008, debito comunale in calo

Si conferma il tracollo degli oneri di urbanizzazione (-32%), sui trasferimenti statali l'assessore Crespi piange lacrime amare. Dal Comune ribadiscono: "abbiamo la pressione fiscale più bassa del territorio"

Primavera, tempo di bilanci e numeri: tanti numeri dalla presentazione del rendiconto di gestione 2008, che verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale di Busto Arsizio nella seduta di venerdì 8 maggio, e che mette in evidenza "una sostanziale corrispondenza" tra dati preventivi e definitivi. L’avanzo della gestione corrente risulta pari a 900.000 euro circa, dai quali devono comunque essere sottratti 600.000 Euro che derivano da risparmi ottenuti rinegoziando mutui esistenti. L’avanzo effettivamente imputabile alla gestione è quindi modesto, di 300.000 Euro circa. Una cifra che l’amministrazione rivendica come "segno di sana parsimonia bustocca e non indice di attività non svolte", a differenza di quanto visto talvolta in passato.
Spicca alla voce entrate, il -32% tra previsione e consuntivo al titolo IV, che comprende gli oneri di urbanizzazione: è la dimostrazione di quanto profonda sia la crisi che si è abbattuta (è il caso di dirlo) sull’edilizia a partire dall’estate scorsa. Le mancate entrate sono tuttavia sostanzialmente vincolate ad uscite del Titolo II, ovvero interventi che avrebbero dovuto essere realizzati a completamento delle opere dei privati. "Il fenomeno è comunque un importante segnale" commentano dal Comune, "che imporrà un attento monitoraggio nel corso del 2009".

La pressione fiscale pro capite "si conferma la più bassa del territorio", un tema sul quale più volte ha insistito l’amministrazione per bocca del sindaco Farioli. La somma che il Comune preleva direttamente dalle tasche del cittadino (tra ICI, TARSU, Imposta sulla Pubblicità, TOSAP, compartecipazione all’IRPEF, addizionale comunale sul consumo dell’energia elettrica, addizionale comunale all’IRPEF) ammonta a circa 344 euro. A Castellanza sono 510, a Varese 341, a Gallarate 594.
Oltre alle entrate dirette, però, il Comune beneficia anche di quelle “derivate”, frutto di trasferimenti statali. L’assessore al Bilancio Giovanni Paolo Crespi, presentando i dati del resoconto, ritiene opportuna anche su questo dato la comparazione con altre realtà: “viene da chiedersi, come sia possibile che, nel 2008, ogni cittadino di Busto abbia ricevuto dall’Erario quanto ogni cittadino di Castellanza, ma meno dei vicini di Varese e Gallarate”. Con minori entrate disponibili sarebbe scelta quasi obbligata reperire altre fonti di finanziamento. Tuttavia la politica della Giunta Farioli, intrapresa nel 2006 e confermata nel 2009, è sempre stata dichiaratamente quella di diminuire lo stock di debito pubblico ereditato (circa 75.000.000 Euro). Ed infatti, il Consuntivo 2008 chiude con un debito residuo di circa 64.000.000 Euro (si veda il grafico), dato che l’assessore ritiene possa essere migliorato nel 2009 grazie alla scelta, fatta ormai tempo fa, di non contrarre nuovi mutui.

L’amministrazione osserva di non avere comunque ridotto acriticamente gli investimenti.
Dei 18.000.000 di Euro impegnati nel 2008 per “investimenti”, infatti, 17.000.000 di Euro si sono tradotti in "interventi per la crescita del patrimonio". Tra essi, alcune opere di prossima realizzazione, come gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la manutenzione degli edifici scolastici, il Campus di Beata Giuliana, la palestra del Liceo Scientifico, la via Piombina… Nessuna di queste ha richiesto nuovi mutui: i soldi erano direttamente a bilancio, pronta cassa.

Ma se il patrimonio cresce (almeno la parte che non ne viene messa in vendita per fare cassa, si veda il capitolo alienazioni su cui si è innestato un braccio di ferro PdL-Lega nelle scorse settimane), non ne è aumentata la redditività, che resta ad un modesto 4% circa nel 2008. Osserva Crespi: “questo dato rappresenta un chiaro monito che viene dal consuntivo e stimola Giunta e Consiglio comunale ad intraprendere ogni azione per avvicinarci al miraggio che è oggi, per noi, il 16% di rendimento del patrimonio di Varese. Buona amministrazione, comunque, non significa solo indovinare le previsioni, ma anche saper gestire la propria cassa, pagando i debiti e riscuotendo i crediti. Possiamo compiacerci del fatto di avere percentuali migliori dei nostri vicini, Castellanza, Varese, Legnano, ma il 27% di residui attivi ed il 42% di residui passivi sono un dato ancora migliorabile".

Un ultimo spunto critico meritano nel resoconto effettuato dall’amministrazione i servizi offerti dal Comune. Si sottolinea che il “costo della politica” ("organi istituzionali", tra i servizi essenziali) scende da 9 Euro del 2006 a 4,78 Euro del 2008. “Un risultato che potrebbe essere un ottimo spot elettorale" commentano da Palazzo Gilardoni. Peccato che a Busto quest’anno non si voti. Con il dato semplicemente "intendiamo ribadire che il costo della democrazia più vicina a cittadini, non è poi così oneroso nemmeno se la media per abitante fosse rimasta a 9 Euro. Gli sprechi si possono cercare altrove!” dichiara Crespi. "Di ogni altro servizio, non accenniamo qui ad efficienza ed efficacia. Sottolineiamo solo che i freddi indici calcolati contabilmente peccano nel misurare il lavoro di quei 5 millesimi di dipendenti comunali dedicati ad ogni cittadino (molto meno degli 11 millesimi di Varese e pari alla proporzione di Castellanza!). Potremmo citare molte percentuali, come il 92% di domande soddisfatte per gli asili nido: un dato che nulla dice, però, circa la qualità e la professionalità dei nostri asili e della visibile preoccupazione dell’assessore Fantinati per l’8% di insoddisfatti” conclude Crespi.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Maggio 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.