Presidio davanti al commissariato: “Struttura inadeguata, chi di dovere agisca”

A protestare pubblicamente le sigle sindacali di polizia Silp-Cgil e Siap-Uil. Il problema di un commissariato dagli spazi insufficienti è purtroppo cronico: per i sindacati è ora di porvi rimedio una volta per tutte. "È un'emergenza logistica"

Presidio di protesta delle sigle sindacali Silp-Cgil e Siap-Uil davanti al Commissariato di Polizia di Busto Arsizio in viale Duca D’Aosta. Protagonisti dell’agitazione sono agenti che con forza manifestano un’urgenza non più rinviabile: trovare una sede più adeguata e dignitosa dell’attuale per la polizia bustese. La vicenda è cronica, posto che da anni si parla di trasferire uomini e mezzi altrove – ultimamente si è ipotizzata anche di una inedita sede unica con i carabinieri nell’edificio a suo tempo costruito per l’Arma in via Bellini, e mai utilizzato per problemi burocratici ed economici. Le chiacchiere stanno a zero, fanno sapere i sindacalisti capeggiati da Giorgio Saporiti per il Silp e Francesco Cianci per il Siap: e il presidio era lì a ribadire il concetto per gli sguardi sorpresi dei passanti. Di "emergenza logistica" parla il titolo del comunicato delle due sigle sindacali,  che riportiamo integralmente.

«In questa provincia del Profondo Nord è presente da anni una situazione da Terzo Mondo: è quella del Commissariato di Busto Arsizio. Non ci sono parole per descrivere una situazione così grave di insufficienza logistica e di degrado che, se certamente ha delle radici profonde nel tempo, rimane incredibile ed ingiustificabile;: è proprio questo a rendere ancora più urgente la ricerca di soluzioni adeguate. Siap-Uil e Silp-Cgil sentono il dovere di segnalare questa vera e propria emergenza per non abbandonare i colleghi del Commissariato a questo stato di cose, come purtoppo è stato fino a oggi. Ne sono penalizzati non solo gli operatori che ci lavorano tutti i giorni, ma anche l’utenza che vi si rivolge, come pure il servizio che il Commissariato riesce a fornire alla collettività ed a dispiegare sul territorio. È paradossale (o forse un segno dei tempi) il fatto che le rappresentanze del personale debbano arrivare a questo tipo di iniziative per segnalare condizioni macroscopiche ed eveidenti da anni, caretterizzate da inerzie ad ogni livello. Con il nostro presidio vogliamo attirare l’attenzione di tutti – e soprattutto di chi ha il dovere e la possibilità di intervenire – per la ricerca di una soluzione decorosa, che faccia finalmente onore non solo all’Amministrazione della Polizia di Stato, ma anche alla comunità di Busto Arsizio, che nel 2006 ha già perso il distaccamento PolStrada di via Venezia. Ovviamente, finchè non si risolveranno questi problemi di natura logistica, finchè le condizioni del Commissariato di Busto Arsizio resteranno quelle attuali, non si potrà neppure pensare di ottenere dei potenziamenti di organico. Probabilmente la ragione è questa per cui è rimasto fuori da quelli che recentemente hanno riguardato la Questura ed il Commissariato di Gallarate. Siap-Uil e Silp-Cgil intendono svolgere fino in fondo la propria funzione, malgrado una situazione così grave segni tutto il distacco che separa chi tutti i giorni parla di sicurezza, da chi tutti i giorni è chiamato a garantirla in concreto».

«Tutti problemi che ricadono sulla quotidianità del servizio» rimarcano a voce gli agenti in presidio. «Di sicurezza tutti si riempiono la bocca, e il nostro servizio viene strumentalizzato di qua e di là dalle varie parti politiche, poi chi va nelle stanze dei bottoni facilmente si dimentica delle nostre condizioni».

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Pubblicato il 14 Maggio 2009
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