Mezza opposizione “Vedelago”, la maggioranza vede “Accam”

Rifondazione Comunista, Busto Civitas, Alterlist, La voce della città presentano la delibera che verrà discussa in consiglio il 9 giugno e che propone un sistema di riciclo a rifiuti zero comesiste nel paese a guida leghista della provincia di Treviso

E se per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti bastassero 5-6 milioni di euro invece dei 35 necessari per il riammodernamento di Accam? Se per risolvere il problema della raccolta differenziata e dell’eliminazione del rifiuto secco non servisse nessun inceneritore? Se venisse qualcuno da Vedelago, provincia di Treviso, e vi dicesse che questo sistema sta già funzionando molto bene nel suo paese e sta coprendo l’esigenza di un bacino di persone poco più piccolo di quello della provincia di Varese, voi in cosiglio comunale cosa votereste? Sono queste alcune delle domande che pongono cinque consiglieri comunali a partire da Antonio Corrado di Rifondazione Comunista, Carlo Fontana e Luigi Rosa di Busto Civitas – Busto dei quartieri, Marta Tosi di AlterList e Audio Porfidio di "La voce della città", insieme al Meet-Up di Busto Arsizio, il Comitato ecologico contro l’inceneritore di Borsano e altre associazioni che hanno espresso il loro apprezzamento per il caso "Vedelago".

In un video esplicativo, che verrà mostrato in consiglio comunale nella prossima seduta del 9 giugno per presentare la delibera che ne richiede l’applicazione anche a Busto, un responsabile del centro di riciclo di Vedelago spiega ad un bambino, portandolo quasi mano nella mano all’interno dei capannoni. Come funziona il sistema "rifiuti (quasi, ndr) zero", dall’arrivo del camion con la frazione secca indifferenziata, alla selezione approfondita dei rifiuti, la loro suddivisione secondo materiali (metalli ferrosi, alluminio, plastiche di vario tipo) e ne descrive la trasformazione e il trasferimento nelle rispettive aziende che li riciclano. L’impianto di Vedelago, comune leghista, funziona dal 1999 e negli anni si è allargato con altre due sedi distaccate.  Il centro di Vedelago è un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero di materiali dove lavorano oltre 60 persone impiegate nelle varie fasi della selezione e nella gestione dei macchinari.

Per Antonello Corrado il sistema Vedelago è una valida alternativa all’inceneritore poichè soprattutto, non produrrà diossine e altri polveri sottili «che lo stesso presidente di Accam Paolo Cicero ha ammesso più volte vengono prodotte attualmente dall’impianto di termodistruzione dei rifiuti di Borsano». Carlo Fontana ha affondato la lama sulla politica bustocca ricordando come la stessa maggioranza abbia fatto mancare il numero legale alla votazione per dare mandato al sindaco di ritrattare la convenzione con Accam «svuotando di fatto lo stesso consiglio comunale della legittimità che gli compete su questo tema  – ha detto Fontana – saranno forse i comuni di Gallarate e Legnano a decidere quale debba essere la politica sui rifiuti a Busto? E’ questa l’area vasta che vuole il sindaco?». Audio Porfidio ha tagliato corto: «Questa maggioranza si sta vendendo la città».

Il Comitato ecologico contro l’inceneritore di Borsano ha parlato per bocca di Alessandro Barbaglia che ha ricordato come sia passata sotto silenzio la decisione di costruire un impianto di compostaggio da 45 mila tonnellate all’anno a meno di un km di distanza dal nuovo ospedale di Legnano e dall’inceneritore stesso, stringendo in una morsa l’intero paese di Borsano. Per rincarare la dose Carlo Fontana ha adombrato anche la possibilità che si possa costruire un centro di trattamento rifiuti ospedalieri nella zona di Beata Giuliana. L’intervento di Igor Nudo del Meet-Up di Busto Arsizio ha chiuso la presentazione della proposta: «Voltare le spalle ad una proposta del genere significa voltare le spalle ai bustocchi, vedremo cosa deciderà l’assemblea». 

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Pubblicato il 22 Maggio 2009
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