Addio alla ex-Rovelli, demolita in pochi giorni
Al suo posto sorgerà un'area residenziale e commerciale con un parco. Ha dato lavoro a generazioni di solbiatesi
La Rovelli non c’è più, al suo posto per ora solo un grande piazzale pieno di macerie. Sono le macerie del passato industriale della Valle Olona quelle che ancora fumano sul selciato e che vengono bagnate da un camion autopompa per evitare che le sue ceneri si spargano su tutta la zona. In molti si fermano a guardare alla rotonda di via dei patrioti mentre l’imponente opera crolla pezzo per pezzo sotto i "morsi" delle benne che demoliscono murature, spostano grossi carri ponte, sbriciolano tutto quello che toccano. L’azienda era stata chiusa circa 15 anni fa e da tempo era in stato di abbandono. Generazioni di solbiatesi vi avevano prestato l’opera e qualcuno ci è rimasto tutta la vita. Produceva metalli, con la fonderia, e impianti petrolchimici.
L’opera di demolizione, alla quale seguirà quella di bonifica, è in atto da qualche giorno e gran parte dei capannoni sono già stati buttati a terra. In piedi resta, per ora, solo un grande capannone che cerca di resistere a testimonianza di una terribile archeologia industriale, ma non sarà così. Presto l’area sarà completamente rasa al suolo mentre le case intorno si godono un sole inaspettato e che finalmente dà vita e colore ai caseggiati intorno. Al posto della grande industria sorgerà un comlpesso residenziale e commerciale con palazzi di 3-4 piani, una superficie commerciale e un parco.
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