La Pro non morirà, l’ultima asta è quella buona

La società Aurora Pro Patria è l'unica ad aver presentato la cauzione e la fidejussione per partecipare alla gara del 3 giugno. tra i soci spunta il nome di Tesoro. Dopo l'incredibile vittoria a Reggio un'altra buona novella

La Pro Patria è salva e con lei una tradizione calcistica di grande spessore che non poteva morire. Così questa mattina, lunedì 1 giugno, i rappresentanti della nuova società Aurora Pro Patria hanno presentato presso la sezione fallimentare del tribunale di Busto Arsizio la cauzione da 280 mila euro necessaria come anticipo all’acquisto della squadra e una fidejussione da 730 mila euro che dimostra la possibilità di pagare il debito sportivo della società fallita. Ora la società che vuole acquisire il club biancoblù, della quale farebbero parte la triade Plebani-Vender-Armiraglio e altri soci raccolti in questi mesi tra i quali il bergamasco Antonio Tesoro, imprenditore del ramo siderurgico con stabilimenti a Taranto e Bergamo, potrà partecipare all’ultima delle tre aste indette dal curatore fallimentare Luca Regalia e che avrà come prezzo di partenza 400 mila euro. I rilanci, ma non ce ne sarà bisogno, saranno di 20 mila euro.

Si chiuderà proprio quel giorno la lunga e difficile vicenda legale della Pro Patria, ridotta sul lastrico nel giro di un anno dalla vecchia gestione Zoppo e, nonostante questo, in procinto di approdare alla finale per passare in serie B, dopo la incredibile vittoria per 5 a 4 sul campo della Reggiana nella sfida di andata della semifinale play-off. Dopo la vittoria della squadra sul campo è arrivata anche quella della città che, grazie alla cordata di imprenditori nostrani, ha saputo dimostrare il proprio attaccamento andandola a salvare da una liquidazione totale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Giugno 2009
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