Tesoro si dà alla scaramanzia: “Non taglio la barba fino a lunedì”

Il neopresidente della Pro Patria affronta a modo suo la vigilia del match decisivo con il Padova. «Vedo tanta energia e positività, i ragazzi vogliono vincere». E sullo stadio: «Giocare allo Speroni è la scelta migliore»

Sono giorni frenetici per Antonio Tesoro, il neo presidente della Pro Patria che a meno di un mese dal suo arrivo ha già concretamente in mano la possibilità di guidare una squadra di serie B. Sempre che tutto andrà bene domenica nella sfida con il Padova, quella finale che può realizzare il sogno di un’intera città.

Come sta, presidente?
«Come la squadra, pervaso da energia e positività. I ragazzi hanno voglia e lo si vede dagli allenamenti, dal clima che c’è nello spogliatoio. C’è anche grande concentrazione e tensione perchè il Padova non è affatto una squadra facile e il risultato dell’andata non ci mette al sicuro. Questa squadra (la Pro, ndr) è particolare e chi l’ha seguita in questo anno lo sa. Dopo il doppio match con la Reggiana in cui si è visto di e vissuto di tutto, dobbiamo stare cauti».

Dopo il "caos biglietti" anche la città ha dimostrato di volerci essere.
«Sono dispiaciuto che qualche tifoso non sia riuscito a trovare il biglietto ma se avessimo giocato in campo neutro avremmo scontentato altri. Credo che giocare allo Speroni sia la soluzione migliore. La città ha dimostrato di volere bene alla Pro Patria e l’unica cosa che mi rammarica è che non ho potuto viverla molto in questi giorni».

Lei è uomo del sud, avrà sicuramente un gesto scaramantico per l’occasione.

«Sto facendo crescere la barba, sembro Socrate, ho promesso di tagliarla solo dopo i play-off. Che si vinca o si perda. Il mio unico problema: ho 27 anni e ne dimostro 35 ma sono disposto a fare questo sacrificio. Spero di andare all’appuntamento dal barbiere con il sorriso».

Il 30 giugno la Pro Patria dovrà iscriversi al prossimo campionato, che sia quello di B o ancora quello di Prima Divisione, ci saranno problemi?
«Assolutamente no. Stiamo adempiendo a tutte le richieste della federazione. Abbiamo pagato tutti gli arretrati ai giocatori in base ai contratti che sono stati firmati con la precedente gestione. Si tratta di una cifra che si aggira attorno ai 270 mila euro e sono pronti i 500 mila euro di premio. Devo dire che i giocatori hanno ritrovato il sorriso e se prima si impegnavano ma con la preoccupazione di restare senza dirigenza, adesso sanno che c’è una società forte alle loro spalle e affrontano tutto con maggiore serenità. Quando sono arrivato erano molto provati ora hanno i vestiti nuovi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Giugno 2009
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