“Nel cortile i topi la fanno da padrone”

Lo segnala una lettrice, nipote di chi lo costruì: l'immobile è ora di proprietà di Agesp che lo ha messo in vendita

"Egregio Direttore, mi permetto di disturbarLa per inviarLe delle foto da me scattate, riprese dal mio appartamento, sito in Via dei Mille 9 a Busto Arsizio". Comincia con questo tono gentile da lettera un breve flash sul degrado della Busto che fu e che non si è riusciti a portare integra nel Ventunesimo secolo. Un problema cronico, che particolarmente a San Michele, rione di cui fa parte la zona interessanta, ha più volte portato a segnalazioni indignate. Quella fotografica inoltrataci dalla signora Maria Carina Ballarati non ha bisogno di molte spiegazioni. Nel cortile retrostante un appartamento di sua proprietà cresce un po’ di tutto («una giungla») e, dice, scorrazzano i topi. Condizioni pessime, "un degrado che non pare più possibile sopportare, ma la giunta o chi per essa, non verifica quanto si vede, visto che lì dentro c’è anche un custode!" scrive la nostra lettrice. A richiesta di maggiori informazioni, la signora Ballarati precisa che lo stabile fu costruito nel 1923 da suo nonno, incidentalmente papà di quell’Ugo Mara (zio della signora e valoroso artigliere della Grande Guerra, prematuramente caduto in servizio) cui fu poi dedicata la caserma di Solbiate Olona, oggi importante base di comando e controllo NATO.
«Mi sono informata» fa sapere, «e lo stabile, che era stato venduto prima a una cooperativa e poi da questa all’Agesp, sembra sia in vendita. In passato, circa vent’anni fa, avevano messo dei cartelli per lavori di ripristino, ma sono stati fatti solo su parte della struttura, dentro non è certo un bel vedere».

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Un cortile da topi 4 di 5

Agesp servizi conferma la circostanza che l’immobile sia in vendita. C’è già stato un bando a luglio, andato deserto, ma all’orizzonte si profilano ora possibili acquirenti, sempre con procedura di asta pubblica. L’importante è che anche questo angolino di Busto Arsizio, vicino alla stazione Nord, e dove fino a pochi decenni or sono risuonava dell’attività delle officine della Manchester d’Italia, possa essere risanato. Perchè i residenti delle aree adiacenti, ovviamente, non ci stanno a veder calare anche il valore delle proprie case. E oltre alle piante e ai topi, anche le infiltrazioni, riferisce la signora, da qualche tempo minacciano i vicini.

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Pubblicato il 05 Ottobre 2009
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