Multe in via Roma, Porfidio e Cornacchia: “Fazio e Casale si dimettano”

Il tenace consigliere de La Voce della Città trova un alleato a sorpresa ma non troppo all'interno della maggioranza

Audio Porfidio non demorde e chiede le teste di Alessandro Casale e Walter Fazio, comandante della Polizia Locale e assessore alla sicurezza di Busto Arsizio. Ad affiancarlo un irritato Diego Cornacchia, della corrente Libero Confronto del PdL. A calmare i bollenti spiriti di Porfidio, esacerbati dalle multe a raffica della telecamera della zona a traffico limitato di via Roma, non è bastata la bocciatura della sua delibera sull’argomento, "ingoiata" da un classico emendamento interamente sostitutivo della maggioranza di centrodestra. Tutt’altro. Nè è bastato ingrandire (doverosamente) la scritta sul cartello che avvisa del divieto per renderla più leggibile. Chi ha il diritto di passare deve ancora e comunque avvisare o nelle 24 ore precedenti, o entro le 48 ore successive al passaggio: così per persone in possesso del pass disabili e ora anche per i mezzi di pubblica utilità, definizione che includerebbe ambulanze, taxi, vigili del fuoco… E da ieri non si scappa, non ci saranno più sconti come quello frettolosamente escogitato dalla Giunta per disinnescare la mina delle supermulte cumulative.

«Un pastrocchio spaventoso» quello proposto per uscire dall’impasse secondo Cornacchia. Il consigliere, sempre pronto ad agire da battitore libero, ricorda che il 18 dicembre 2006 il consiglio comunale, questo consiglio comunale, votò una delibera (rectius: una risoluzione, emendata dalla maggioranza, dunque un semplice invito, ndr) che prevedeva di allargare la zona pedonale del centro. Invece si è avuta una zona a traffico limitato su una parte delle strade considerate. Porfidio frattanto reitera l’invito a non pagare le multe, preannunciando manifestazioni di piazza e tuonando che «Non ci serve un dirigente al comando della polizia locale, nè un assessore alla sicurezza». Tesi identica da Cornacchia. «Ai vigili urbani pensavo io, quando ero assessore al personale; allora (primi anni Novanta ndr) il comandante non era un dirigente, e i vigili erano più numerosi di oggi. Questi incarichi non servono». Se Porfidio insiste sulle multe inflitte a disabili e loro autisti, Cornacchia allarga la questione a tutti i cittadini. «Con il collega di consiglio Angelucci (Libero Confronto, sempre PdL) avevamo chiesto al sindaco la revoca di tutte le contravvenzioni ingiuste e la rimozione di cartello e telecamera: l’amministrazione ha risposto con una mezza misura, quella di "perdonare" tutte le violazioni dopo la prima trasformando da oltre settanta a un euro la sanzione. Soluzione addirittura contra legem, argomenta l’avvocato; le multe o si tolgono del tutto o si lasciano, insomma. L’argomento, ribadisce, è importante e sentito e male ha fatto l’amministrazione a sottovalutarlo.

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Pubblicato il 17 Ottobre 2009
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