Terzo binario FS, le richieste di Busto

Palazzo Gilardoni ritiene necessari interventi sui sottopassi di via Tasso e via XX Settembre e cercherà di farsi "scontare" o togliere gli oneri dovuti alle FS per i disagi legati ai lavori su quello futuro di Sant'Anna-Sempione

La questione del terzo binario FS è una vera e propria croce a Legnano, come riportavamo nelle ultime settimane. La tratta ferroviaria Rho-Gallarate comunque tocca anche Busto Arsizio: e il secondo centro della provincia di Varese, pur appovando il progetto, ha a sua volta qualche puntualizzazione da fare in merito al progetto definitivo per il potenziamento della linea. Va detto che Busto è fortunata: il tracciato nel suo territorio dagli anni Venti era stato spostato esternamente alla città (quello originario è l’attuale asse detto del viale della Gloria), e anche se la città gli è poi cresciuta intorno, non si sono create situazioni di "affollamento" urbanistico paragonabili alla città del Carroccio, dove invece la ferrovia, concepita come fu poco dopo la metà dell’Ottocento, sfiora il centro e le più importanti zone industriali storiche.

Il progetto definitivo per il terzo binario è pervenuto in Comune il 7 agosto, nel bel mezzo delle ferie. L’11 settembre, in considerazione anche delle problematiche del nodo ferroviario FS-FNM, si è tenuto un tavolo tecnico fra i Comuni di Busto Arsizio e Castellanza, Italferr, società di progettazione del gruppo Ferrovie dello Stato, e la Regione Lombardia. Alla luce del progetto e dell’esito dell’incontro, circa un mese dopo (e siamo a questo ottobre), la Giunta comunale bustese ha deliberato il proprio parere di competenza.

L’amministrazione Farioli ritiene necessari alcuni adeguamenti: in particolare la realizzazione del sottopasso ferroviario "con svincolo rotatorio e alternativo collegamento viario parallelo alla sede ferroviaria per un agevole e efficace collegamento tra i Comuni di Busto Arsizio e Castellanza (ipotesi già valutata durante gli incontri con i progettisti ITALFERR"); e la realizzazione di opere di mitigazione ambientale a fronte dell’inevitabile traffico sulla nuova arteria tra i due Comuni. Ma non solo: il Comune giudica necessario risistemare i sottopassi di via Tasso e via XX Settembre (note "camere a gas", particolarmente il primo sempre bloccato da un semaforo a tre tempi su cui non si è mai intervenuti), rifacendo gli impianti di illuminazione, ripristinando la volta – che deve reggere, lo ricordiamo, una ferrovia con dozzine di treni al giorno – adeguando infine le percorrenze pedonali come concordato "e altre opere eventualmente necessarie".

Busto formula inoltre una richiesta che va letta anche alla luce delle disponibilità non così floride delle casse comunali. In particolare, chiede di non dover pagare gli oneri richiesti per i lavori del sottopasso stradale fra Sant’Anna e la statale del Sempione, e che sarebbero dovuti per il rallentamento del traffico ferroviario richiesto proprio diurante l’intervento. L’amministrazione comunale ritiene opportuno "che i suddetti oneri siano rimborsati o non richiesti a compensazione dei notevoli disagi di viabilità che si creeranno inevitabilmente, durante l’esecuzioni dei lavori per l’ampliamento dei sottopassi di via Tasso e via XX Settembre (realizzazione del 3° binario), su alcune arterie principali del Comune di Busto Arsizio".

Detto ciò, il parere di massima sul progetto definitivo per il terzo binario FS, che a Busto Arsizio non comporterà l’impatto previsto a Legnano, è comunque favorevole. E in definitiva, sembra che a Palazzo Gilardoni la questione del terzo binario sia stata colta come un’opportunità per eseguire lavori da tempo in programma e, se possibile, risparmiare risorse.

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Pubblicato il 20 Ottobre 2009
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