L’Expo salverà la Cascina Burattana
Il comitato "100 cascine per l'Expo" l'ha inserita tra quelle da recuperare per il turismo che deriverà dall'evento espositivo
Gli Amici della Cascina Burattana ci stavano provando da tempo e in tutti i modi possibili a salvare l’ultimo esempio di cascina bustocca rimasto sul territorio ma il bilancio dell’amministrazione non aveva mai permesso di sperare in una rinascita di questo esempio della tradizione agricola, ormai quasi scomparsa. In pochi, però, avrebbero immaginato che la salvezza di questo luogo diventato un simbolo potesse arrivare dall’Expo 2015.
Nel luglio di quest’anno, infatti, è nato un comitato che si propone di identificare 100 progetti di recupero di cascine e del paesaggio rurale per promuovere e proporre l’individuazione di finanziamenti per mettere in pratica i progetti. L’obiettivo è quello, duplice, di fornire residenze per il pernottamento dei turisti dell’Expo e recuperare ambiti rurali che altrimenti andrebbero perduti, ridandogli una nuova vita imprenditoriale. Le cascine potrebbero trasformarsi in bed and breackfast, agriturismi o alberghi mantenendo la loro struttura originaria ed evitando la costruzione di nuovi complessi alberghieri che avrebbero vita breve e finalizzata solo ed unicamente ad ospitare i turisti di Expo.
La cascina Burattana, insieme ad un’altra struttura in provincia di Varese, ne faranno parte. Ad annunciarlo ci ha pensato Matteo Di Mattei, presidente dell’associazione in difesa della cascina, in occasione della presentazione della mostra organizzata all’interno del liceo artistico candiani di Busto Arsizio alla presenza dell’assessore all’urbanistica Giampiero Reguzzoni: «La cascina è il luogo ideale proprio per il tema che si è posto l’Expo, ovvero la sostenibilità – ha detto Di Mattei – la sua posizione geografica, le sue caratteristiche architettoniche pressochè immutate e la presenza di un progetto di ristrutturazione già completo hanno permesso che questa struttura rientrasse in questo progetto ambizioso ma sicuramente in linea con gli obiettivi dell’esposizione universale di Milano».Uno dei promotori del comitato "100 cascine", Alessandro Belgioioso, sarà presente all’inaugurazione della mostra il 4 novembre alle 21.
Soddisfazione è stata espressa da Giampiero Reguzzoni che ha elogiato l’iniziativa: «Appoggiamo l’iniziativa – ha detto Reguzzoni – credo che sia il giusto premio per chi si è impegnato e battuto per questo luogo da salvare». Interessante anche la proposta della professoressa Clementi che ha intenzione di proporre un percorso ciclabile da Busto a Rho per raggiungere l’Expo in bicicletta: «La cosa è fattibile con alcuni raccordi dei percorsi ciclabili presenti – ha detto la professoressa – dopo l’esperienza fatta quest’estate con gli studenti quando li abbiamo portati in bici per cascine ci crediamo fortemente. Il percorso partirebbe dal Parco Alto Milanese, molto vicino alla cascina, per raggiungere Dairago e proseguire lungo il Villoresi».
Il progetto, già oggetto di una tesi di laurea di due architetti di Busto, prevede anche la creazione di un orto bio-dinamico sfruttando i terreni che ancora la circondano mentre dalle energie sostenibili e rinnovabili arriverà l’energia. Il progetto di rilancio dovrà prevedere anche un piano di sostenibilità economica per il dopo-Expo per rifondere i prestiti necessari al suo rilancio.
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