Sfratti, il PD lancia l’allarme

"Siamo al 'relativismo' economico" commenta amara Erica D'Adda. "Dobbiamo tornare ad affrontare il problema in sede istituzionale"

"Al primo sfratto di una famiglia con minori, da noi seguito pochi mesi fa, siamo stati accusati di ‘assistenzialismo’ dall’assessore Crespi". È il Partito Democratico di Busto Arsizio, nella persona della portavoce e consigliere comunale Erica D’Adda, che aveva seguito personalmente la vicenda della famiglia G., a tornare sull’argomento rinfacciando all’amministrazione le sue scelte. "Si sono sentite finanche voci che parlavano di ‘furbi’ e ‘poveri spiritualmente’. Dicemmo che era solo l’inizio, l’ufficiale giudiziario dava già i dati degli sfratti di questi mesi, ed erano un campanello d’allarme drammatico. Del resto, non è che ci volesse molto, a capire!" D’Adda ha fatto protocollare un’interrogazione in commissione sul tema sfratti, chiedendo una relazione sulla situazione degli inquilini delle case di Comune e di Aler, e chiedendo un’audizione sempre in commissione di Aler stessa e delle parti sociali che hanno preso parte al tavolo tematico.

Un personaggio cittadino attivo nel sociale come Olga Boni diceva che "una situazione simile non s’era mai vista", e D’Adda la cita e riprende esplicitamente. "Busto dimentica la propria originale solidarietà, e va verso un futuro le cui conseguenze non sono prevedibili ma che, con un termine caro al Sindaco, definiremmo di mero relativismo economico. Certo la crisi rende tutto più difficile, ma ci sono stati momenti in cui questa città ha gestito con intelligenza e lungimiranza immigrazioni massicce dal sud e da altre parti del paese, e ha saputo uscirne a testa alta. E’ necessario ora che oltre ai tavoli esterni, si ritorni subito in sede istituzionale, con tutti gli attori che possono essere utili ad affrontare il problema".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2009
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