La scuola oltre la scuola. Una sfida da vincere per l’ITC Tosi

Imparare il tedesco in Germania, apprendere la matematica in Galles, vivere l’arte in museo, programmare sotto la supervisione di un docente universitario, comunicare in modo più efficace in classe guidati da esperti del settore. Fare scuola al di fuori della scuola al Tosi è possibile anche grazie alle Learning Week, organizzate dall’ITC in collaborazione con ACOF ed ENAIP tra il 23 e il 28 novembre.

 

Le Learning Week, promosse dalla Regione Lombardia, sono veri e propri corsi intensivi, al di fuori delle normali attività scolastiche, dedicati a uno o più ambiti disciplinari e culturali, concentrati nell’arco di una settimana. Una full immersion di quaranta ore di lezione che si avvale anche del coinvolgimento di esperti esterni, per stimolare la creatività e l’espressività dello studente, scoprire potenzialità non ancora conosciute, dare corpo ad aspirazioni esistenti, costruire nuove relazioni e imparare l’importanza del lavoro di gruppo.

 

La 3AL, accompagnata dalla prof.ssa Cornelia Winzenburg ha partecipato al progetto “Sviluppare abilità comunicative in lingua tedesca” a Brema presso Casa internazionale “Sprachschule Bremen”. Gli studenti hanno affrontato alcuni temi come la città e i suoi abitanti, il mondo della scienza, le differenze di genere, i mass media e la comunicazione, mettendo a frutto le competenze linguistiche apprese a scuola. Attività in aula e fuori dall’aula hanno permesso agli alunni di confrontarsi direttamente con persone madrelingua, sviluppando le proprie capacità comunicative, opportunità poi garantita anche durante il tempo libero che gli studenti hanno vissuto insieme alle famiglie ospitanti.

 

“Conoscere la matematica in lingua inglese”, invece, è stato l’obiettivo della 3AI, che ha trascorso una settimana a Wrexham in Galles, accompagnati dalla prof.ssa Rita Stefanazzi e dal prof. Gianluca Torrente. I docenti dello Yale College hanno tenuto lezioni e guidato esercitazioni pratiche per permettere agli studenti del Tosi di prepararsi all’IGCSE, l’esame certificato dalla prestigiosa Università di Cambridge, che gli allievi sosterranno in viale Stelvio. La classe continua sul campo il proprio percorso CLIL che prevede anche a scuola una parte consistente delle ore di lezioni di varie discipline, dalla storia all’economia, dall’informatica alla geografia, in lingua inglese.

 

A Pallanza un gruppo di allievi della 3AM, che, insieme ai compagni di altre scuole lombarde, si sono cimentati con la “Logica avanzata per la programmazione”. Sotto la guida del professor Romeo Rizzi, docente presso l’Università di Udine, e della prof.ssa Silvia Tondo, i ragazzi hanno esaminato gli aspetti più complessi nella formulazione di un algoritmo attraverso un continuo e costante confronto con problematiche reali alle quali dare soluzione. Esperienza intensa per gli studenti, che si è coniugata con un ricco programma integrativo di attività sportive e culturali, nell’ottica di una formazione integrale.

 

La 3BL ha vissuto una settimana all’insegna dell’arte presso la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, grazie agli interventi didattici di Marianna Consonni, Alessandro Castiglioni e Lorena Giuranna. Per gli allievi è stata l’occasione di approfondire una tematica di grande interesse: “Il "segno" nella contemporaneità. Complessità e multidisciplinarietà delle arti visive”. I ragazzi hanno messo in campo le competenze apprese in classe, sotto la guida della prof.ssa Silvana Aldeni che ha seguito anche il progetto, mettendo a fuoco la propria identità espressiva attraverso l’arte contemporanea. Leggere l’arte, quindi, ma anche produrre arte. Un obiettivo importante che trova riscontro nel prodotto finale, un’installazione che verrà esposta nelle sale della GAM.

 

Ha già dato i suoi frutti, invece, il “Progetto Brooklyn. La comunicazione come ponte per incontrare gli altri e conoscere meglio se stessi”. Per i ragazzi si è trattato di un momento educativo “forte”, mirato a migliorare la gestione delle relazioni in vari contesti, un bisogno particolarmente sentito alla loro età. Il percorso, rivolto alla 3AC, è stato curato, durante la prima settimana di novembre, dagli esperti Angelo Maraschiello e Carlo Gioria e dalle docenti dell’ITC Patrizia Bottini e Ombretta Latorre. Attraverso laboratori, simulazioni e giochi di ruolo, gli allievi hanno potuto sviluppare sempre più la capacità di affrontare i momenti impegnativi della “professione di studente” come la collaborazione con i pari, la relazione con i docenti e i rapporti familiari e sociali.

 

Quando abbiamo presentato i nostri lavori, eravamo a nostro agio sul palco, riuscivamo ad essere sicuri di noi stessi perché avevamo lavorato duramente per dimostrare sia ai nostri docenti che al Preside di esserci impegnati seriamente. Dopo la presentazione la tensione era passata, tutti ci siamo abbracciati ed eravamo molto orgogliosi di noi stessi. Alla fine di questa settimana la classe è riuscita a legare moltissimo: nessuno di noi pensava di affezionarsi così tanto ai compagni… ma è successo!

 

Penso che questa learning week sia una buona opportunità per noi studenti per fare importanti esperienze al di fuori della scuola, cercando di arricchire il nostro inglese e le nostre conoscenze delle diverse culture del mondo.

 

Questa esperienza ci regala molteplici, differenti emozioni e conoscenze. Non è facile trovarsi all’improvviso in un mondo sconosciuto e doversi adattare in poco tempo: arrivare tutti i giorni a scuola da soli con dei mezzi pubblici in una città straniera di cui si sa pochissimo è molto complicato all’ínizio e richiede abilità di sapersi gestire autonomamente.

Inoltre, utilizzando quotidianamente una determinata lingua – in questo caso il tedesco – è automatico migliorare la spontaneità e la velocità con cui la si parla e, inoltre, si mettono in pratica tutte le competenze acquisite finora.

La learning week è quindi molto utile per vari aspetti: dal risolvere i problemi pratici al relazionarsi con nuove persone, all´autogestione… tutti aspetti che riguardano il nostro "diventare grandi".

 

Ho trovato questo corso molto interessante, anche se mi sono trovata un po’ in difficoltà con il linguaggio utilizzato per programmare. Nonostante ciò, i prof, sono molto disponibili ad aiutarci: dobbiamo cercare di dare il meglio di noi!

Sono convinta che sia stata un’esperienza che ci ha fatto crescere e ci abbia aperto a dei confronti.

 

L’esperienza si sta rivelando particolarmente costruttiva perché iniziamo a considerare le opere dell’arte contemporanea in una prospettiva diversa ed impariamo ad apprezzarle. Questo ci aiuta moltissimo ad ampliare la capacità di osservare e ad imparare a vedere il mondo da prospettive diverse. Spesso abbiamo momenti di confronto in cui esprimiamo riflessione personali, opinioni e anche sensazioni: esprimersi nel gruppo serve innanzitutto per conoscere di più noi stessi e, insieme agli altri, costruiamo piccoli frammenti di realtà attraverso la lettura delle opere che facciamo nostre.