Andrea torna nella sua Vanzago per l’ultimo abbraccio

Si sono svolti i funerali di una delle due vittime del crollo di Borsano. Le esequie si sono svolte nel santuario tra parenti e amici stretti

Si sono svolti alle 15 di oggi i funerali di Andrea Rosignoli, vittima del crollo di una palazzina a Borsano, quartiere di Busto Arsizio. Le esequie sono state celebrate nel santuario di Vanzago, piccolo centro vicino Rho in provincia di Milano, da don Antonino Martellozzo, parroco del paese. Andrea Rosignoli lascia una moglie, dalla quale si era recentemente separato, e un figlio. Anch’egli viveva in via San Pietro 9 al piano terra e non ha avuto scampo, insieme alla diciannovenne Stefania Zhu, dall’esplosione che si sarebbe generata, proprio nel suo appartamento, in seguito ad una fuga di gas. 

Un centinaio di persone, tra familiari e amici, si sono strette nell’ultimo saluto nella grande chiesa adiacente al cimitero prima che il feretro di Andrea, morto a soli trent’anni, venisse tumulato. Il don ha ricordato brevemente Andrea e ha ricordato i tragici momenti di quella mattina del 3 dicembre quando il boato avvertì l’intero quartiere della tremenda tragedia che si stava consumando. Alle esequie hanno partecipato anche il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, in rappresentanza della città dove Andrea risiedeva e il presidente del Busto Arsizio film festival Gabriele Tosi. La sorella, infatti, lavora per il noto festival cinematografico. Questa mattina si erano svolti i funerali di Stefania Zhu nel cimitero bustocco.

I funerali delle due vittime si sono svolti solo oggi in attesa che venisse effettuata l’autopsia sui due corpi. Al momento le uniche certezze emerse sarebbero le cause della morte dei due: Andrea sarebbe deceduto a causa dell’esplosione mentre Stefania per lo schiacciamento causato dal peso delle macerie dopo che l’edificio era crollato. Ci vorrà molto più tempo per conoscere, invece, i livelli di gas respirati dalle vittime, in particolare di Andrea Rosignoli, un elemento che servirà certamente a chi conduce le indagini per stabilire quanto gas ci fosse nell’appartamento e da quanto tempo era iniziata la fuga. Incaricata di redigere la perizia medico-legale è la dottoressa Pennuto. In un primo momento si era ipotizzato che l’uomo avesse tentato il suicidio con il gas ma questa possibilità si è allontanata già dopo i primi rilievi effettuati dagli inquirenti.

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Pubblicato il 11 Dicembre 2009
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