Tra crocifissi e cardinali, la politica si butta in religione

"Duello a distanza" a suon di mozioni, dal consiglio regionale fino ai piccoli Comuni: il caso marnatese

A Marnate, se i temi pregnanti sono quelli consueti nei Comuni, cioè la pianificazione e gestione del territorio, si fa politica anche a colpi di religione. Lo "scambio" è fra la Lega e il gruppo di centrosinistra Insieme per Marnate. La prima aveva brandito in consiglio comunale il crocifisso a mo’ di clava, nei giorni della feroce polemica sulla discussa sentenza del Tribunale dei diritti dell’uomo; dai banchi dell’opposizione si risponde… brandendo il cardinal Tettamanzi in persona.
La mozione di Insieme per Marnate, prevista al punto 7 dell’ordine del giorno del consiglio comunale previsto giovedì 18 febbraio, è titolato "Sostegno e riconoscimento del valore del messaggio e dell’apostolato del Cardinale Dionigi Tettamanzi". Prende le sue mosse da una analoga iniziativa intrapresa dal PD in consiglio regionale e ivi votata all’unanimità – anche dalla Lega stessa, alcuni dei cui esponenti si erano appena distinti in attacchi assai mordaci al porporato, "reo" di posizioni troppo aperte in materia di immigrazione, di fedi diverse e comune umanità.

La questione era e rimase schiettamente politica, come in politica fu subito buttata l’ormai celebre sentenza sul crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici. «Per ora il sindaco preannuncia astensione, vedremo» commenta il capogruppo della minoranza, Flavio Castiglioni. «Volevamo rivendicare il nostro sostegno alle posizioni dell’arcivescovo milanese, certo coi tempi dei nostri consigli comunali finiamo quasi fuori periodo» spiega il capogruppo Flavio Castiglioni. «Riproponiamo la questione visto che in consiglio comunale la Lega aveva portato una mozione sul crocefisso». Col che le tonache, ancora una volta, finiscono tirate in due direzioni diverse, e la Chiesa, istituzione (non per caso) bimillenaria, può essere tranquilla del proprio futuro, visto che anche in tempi di poca fede e chiese semivuote la politica corre in suo sostegno, per un verso o per l’altro, e cerca di ammantarsi del suo prestigio morale. Sono i riflessi locali delle polemiche nazionali e regionali: un gioco delle parti che rafforza le appartenenze aggiungendo poco o nulla alla sostanza delle questioni, ma facendo da… pulpito per le ragioni opposte.

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Pubblicato il 16 Febbraio 2010
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