Riapre il distributore di Canavesi
I figli Emanuele e Sara hanno alzato la serranda del gabbiotto alle 7 in punto: «Lo dovevamo a nostro padre»
Il distributore di Angelo Canavesi, il benzinaio di Gorla Minore ucciso lo scorso 22 febbraio a colpi di pistola, ha riaperto questa mattina, lunedì 8 marzo, alle 7 quando il figlio Emanuele ha tirato su la serranda del gabbiotto dove solo due settimane fa giaceva il corpo immobile di suo padre: «E’ stata dura rialzare la serranda – ha detto Emanuele – ma grazie alla vicinanza della famiglia ce l’ho fatta». Non appena arrivato al distributore Emanuele ha trovato lo zio, la sorella Sara e alcuni amici pronti a sostenerlo nel momento più difficile, quello dell’apertura del gabbiotto: «Siamo stati tutti puntuali – ha detto Emanuele – mio padre era precisissimo e si arrabbiava quando arrivavamo in ritardo».
Tanti i clienti che questa mattina hanno scelto la pompa di benzina di Prospiano per salutare Emanuele e Sara e sostenerli in questo difficile giorno in cui si cerca di tornare ad una vita normale. Spiccano ad ogni angolo del distributore le telecamere posizionate da un’istituto di vigilanza di Gallarate che si è offerto di installarle: «Ne hanno messe sei – racconta Emanuele – controllano tutta l’area». Ora si sentono un po’ più sicuri Emanuele e Sara, grazie agli occhi elettronici che scrutano ogni angolo e permettono di tenere tutto sotto controllo. Sul fronte delle indagini non ci sono novità per il momento e gli stessi figli di Angelo sono in attesa di qualche novità dalla Procura di Busto, titolare delle indagini.
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