Operazione Golem 2, perquisito il cognato del boss Messina Denaro

Perquisito a Busto Arsizio il fratello della compagna del boss latitante. L’uomo, originario di Castelvetrano si è trasferito a Busto Arsizio da alcuni mesi, dove fa l’insegnante in un locale istituto scolastico

Nelle prime ore di oggi (lunedì 15 marzo), la squadra mobile della Questura di Varese, su decreto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, ha eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti del fratello della compagna di Matteo Messina Denaro, numero uno di Cosa Nostra.
L’uomo, originario di Castelvetrano (Trapani), paese natale del latitante, si è trasferito a Busto Arsizio da alcuni mesi, dove svolge la professione di insegnante presso un locale istituto scolastico. E’ stato sequestrato vario materiale cartaceo che verrà sottoposto al vaglio degli inquirenti.
La perquisizione va inquadrata in seno all’operazione Golem 2, condotta in provincia di Trapani da oltre 200 agenti della Polizia di Stato appartenenti al Servizio Centrale Operativo ed alle Squadre Mobili di Trapani e Palermo, nel corso della quale sono stati eseguiti 19 provvedimenti di fermo e 40 perquisizioni, in diverse regioni italiane nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta, Torino, Como, Milano, Imperia, Lucca, Siena e Varese.
Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano alcuni fedelissimi del padrino trapanese che avrebbero svolto il ruolo di "postini" per recapitare la corrispondenza del boss contenente ordini e disposizioni. Gli investigatori sono riusciti a "intercettare" alcuni pizzini attribuiti a Messina Denaro, che in passato aveva avuto un fitto scambio epistolare con Bernardo Provenzano e i boss Lo Piccolo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Marzo 2010
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