Lisa Bianchi: “Insieme possiamo cambiare”

La candidata di Gorla Futura, coordinatrice cittadina del PdL ma a capo di una lista civica, si presenta. Nel programma grande attenzione a scuola, sociale, famiglie e un contenimento prudente di spese e tributi

A Gorla Maggiore è scontro a due: o si vota l’amministrazione uscente del sindaco Caprioli, o Gorla Futura. La candidata di Gorla Futura, Lisa Bianchi (foto), è la coordinatrice – momentaneamente autosospesa causa candidatura – del PdL e fa riferimento all’area "laica" del partito (i forzisti della prima ora), ma la lista è civica e parlare di un classico confronto tra centrodestra e centrosinistra sarebbe tanto semplicistico quanto improprio.
Trentacinque anni da compiere, sposata, un figlio, gorlese doc «da generazioni immemorabili», Lisa Bianchi ha alle spalle una storia familiare tragica, avendo perso già da adolescente entrambi i genitori e quattro fratelli. La famiglia era nota: i genitori erano i fiorai della piazza principale del paese. I dolori familiari non l’hanno piegata: ha completato gli studi da perito aziendale e lingue estere a Tradate, fin da ragazza ha lavorato e si è poi laureata in psicologia. Dopo un tirocinio in fondazione Maugeri sempre a Tradate, ha lavorato sette anni come insegnante di sostegno presso la primaria di Gorla Maggiore; attualmente lavora con una scuola materna ed ha uno sportello psicologico presso una scuola media.

La candidata si è presentata al pubblico con la sua lista venerdì 5 marzo scorso in una sala Carnelli affollata. «Nessuno pensi che sono qui perchè c’è qualcun altro alle mie spalle» avvertiva i convenuti con piglio sicuro: «ragionerò con la mia testa, dirò i miei sì e i miei no, mi scontrerò se necessario: capacità d’ascolto e buonsenso saranno le mie armi. Votatemi, perchè insieme possiamo cambiare».
La sua esperienza è quella di capogruppo uscente di minoranza in consiglio comunale, un’opposizione che da tre gruppi originari ha trovato modo di fondersi attorno al nocciolo “civico” di Gorla Futura. «Presentiamo una lista composita, anche con gente senza tessere di partito. Abbiamo persone con capacità tecniche, due giovani specializzandi, donne. Siamo di tutte le età, il più giovane ha 23 anni. La mia scelta come candidata? Al femminile, volutamente, anche per rimarcare l’alternativa».

Nel programma si annuncia l’intenzione di rientrare nel Patto di stabilità, da cui l’amministrazione Caprioli è uscita un anno fa, e di pianificare le spese «a lungo termine, per gestire oculatamente i 42 milioni a bilancio per il post-discarica», mantenendo i tributi ai livelli attuali; e ancora, di ridefinire il PGT nel senso di residenzialità e qualità di vita, limitando le nuove edificazioni alle aree già destinate a tale scopo e agevolando le abitazioni a basso impatto energetico. Sulle opere da realizzare, Bianchi cita l’auditorium nel Parco San Vitale, il completamento della piazza San Carlo, la riqualificazione di varie vie. Per la sicurezza l’incremento dell’illuminazione pubblica, telecamere, divieti di consumo di alcoolici in aree pubbliche di ritrovo.

Le relazioni con la maggioranza del sindaco Caprioli «non hanno visto grande dialogo, è un gruppo ristretto e chiuso» lamenta Bianchi. È soprattutto sul dialogo con i cittadini che la candidata insiste. «È fondamentale che si parli con i cittadini, ma che non vi siano gruppi chiusi, tutto deve essere fatto sempre in massima trasparenza». È una delle contestazioni che Bianchi muove all’amministrazione uscente, insieme a quella sugli investimenti. «Le ‘grandi opere’ dell’ultimo periodo si sono visti per determinati motivi, il problema è che poi vanno anche manutenute. Noi restiamo con i piedi ben ancorati al suolo, e puntiamo su servizi sociali, cultura e istruzione», i settori che Bianchi ben conosce. «Anche noi faremo tutti gli interventi necessari in fatto di opere. No però a sprechi, sì a progetti realistici e concreti, e massima attenzione alle spese in bilancio per non gravare sulle tasche dei gorlesi. Sono a bilancio milioni e milioni in investimenti: siamo pur sempre un Comune piccolo, non vorremmo, in futuro, rischiare un tracollo».

Sull’istruzione, punto di primaria importanza, si prevede massima attenzione al diritto allo studio, al ruolo di insegnanti di sostegno e mediatori culturale, alle mense, al doposcuola (anche per le medie, se ve ne sarà la possibilità, precisa Bianchi). Si valuterà se sia possibile creare un asilo nido comunale. Un piano dell’offerta culturale dovrà curare questo settore, per le famiglie e il sociale si cercherà di favorire l’accesso all’edilizia residenziale pubblica dei residenti a Gorla da almeno cinque anni, di prevenire il disagio in tutte le forme in collaborazione con associazioni e parrocchia, di garantire la fascia oraria d’apertura più ampia per il polo socio-sanitario che raggruppa i servizi alla persona.

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Pubblicato il 17 Marzo 2010
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