Fabrizio Caprioli: difesa del territorio e servizi di qualità per una Gorla vivibile

Dopo cinque anni al governo del paese, Insieme per Gorla ci riprova con una squadra rinnovata. Respinto l'assalto delle cave, bisognerà gestire gli espropri e i lavori di Pedemontana: al centro il dialogo con i cittadini

La vivacità delle riunioni preelettorale a Gorla Maggiore sembra il segno di un paese che partecipa, e dove l’amministrazione viene stimolata  ma anche tenuta d’occhio. Pur ai margini dei flussi principali della megalopoli padana, e presto su un suo asse forte come Pedemontana, Gorla ci tiene ad essere ancora paese, nel senso buono del termine, e cerca vivibilità e senso di comunità. Entrambi i rivali per il municipio lo sanno bene e ne fanno le loro armi.

«Attaccatemi su tutto, ma sul dialogo con i cittadini, su quello proprio no». Fabrizio Caprioli, il sindaco che si ricandida con la sua lista Insieme per Gorla per altri cinque anni alla guida del paese, non manda giù che dalle file rivali di Gorla Futura gli arrivi qualche frecciata su questo aspetto. «Chiusi noi? Ma no. Parlano i fatti: abbiamo fatto quindici assemblee pubbliche su tutti i temi in questi anni, quattro solo sul PGT, più otto commissioni aperte a tutti, certo poi chi non viene… Abbiamo persino il servizio gratuito di sms per le notizie di servizio ai cittadini sul cellulare. Poi qualcuno ha calcolato che l’85% del nostro programma del 2005 è stato realizzato, non c’è male. Guardate il centro diurno, o il polo socio-sanitario dell’Assunta: Gorla Maggiore è apprezzata come Comune per quello che ha fatto».

Sette anni da assessore ai servizi sociali e cinque da sindaco, Caprioli ha iniziato l’attività politica (meglio: amministrativa, vista la “civicità” prevalente sulle bandiere partitiche) in giovane età insieme all’amico Paolo Albè, il compianto ex sindaco, scomparso ancora giovane alla fine del 2006. Insieme per Gorla, presentatasi martedì sera in una sala Carnelli altrettanto piena di quanto era accaduto per i concorrenti di Gorla Futura, ha un’età media di 39 anni, ripropone in parte l’amministrazione uscente e per un terzo include donne, una delle quali entrerà in giunta (quattro assessori e due consiglieri delegati più il sindaco), all’istruzione e pari opportunità.

Il sindaco elenca le occasioni in cui ha fatto del suo meglio per informare i cittadini di quanto si muoveva. Ad esempio su Pedemontana. «Abbiamo fatto assemblee con il direttore di Pedemontana Regalia, sono andato personalmente dieci volte in Regione a Milano sempre sulla questione dell’autostrada, ho coinvolto tutti gli espropriati – una decina fra aziende e privati. Ma subito: appena pubblicati gli elenchi, li abbiamo contattati e incontrati uno per uno, spiegando la situazione, quello che si poteva e non si poteva fare di fronte alla situazione. Un’opera che ci cade in testa? Sì, però l’abbiamo gestita e la gestiremo ancora in futuro. Faremo una apposita commissione su Pedemontana dove ci saremo io, gli assessori a lavori pubblici e urbanistica, un rappresentante dei cittadini delle aree interessate e uno delle attività produttive. E se ci piovono decisioni dall’alto, be’, faremo valere le nostre ragioni. È già successo: avevamo un piano cave provinciale che prevedeva tre “buche” in questa zona che ci avrebbero devastati, ma convocando qui tutti i consiglieri regionali della provincia e lavorando con altri Comuni di questa zona abbiamo ottenuto che si facesse marcia indietro». La lezione è: insieme si può.

«Sulle spese, le preoccupazioni sono fuori luogo: sono al livello del 2005» assicura il primo cittadino, che pure un anno fa ha dovuto "sforare" il patto di stabilità: atto non privo di conseguenze. «Dove investire? Servizi alle persone e cultura, la famiglia è tuttora il primo punto del programma. Gorla Maggiore è un paese a misura di famiglia perchè è stato voluto così negli anni, dalle amministrazioni che si sono succedute. Abbiamo anche una rete di piste ciclabili, in nome della vivibilità». Per l’associazionismo è stato creato un polo sociale ristrutturando l’edificio dell’ex Assunta, è tornata ad esserci in paese una pediatra dopo decenni, ora ci mettiamo il Cup e anche una parafarmacia, visto che non possiamo fare una farmacia comunale perchè sotto i 7500 abitanti. I servizi unificati da noi esistono già, da settembre scorso. Le nostre realizzazioni sono qui, letteralmente dove siamo noi: il centro diurno integrato è nato nel 2006, sotto questa amministrazione, e ospita ogni giorno circa 40 anziani che poi la sera rientrano presso i familiari».

Che pecunia non olet è molto vero a Gorla Maggiore, Comune “benestante” anche grazie all’eredità della discarica. «Lo è anche perchè siamo andati a recuperare ben 2,5 milioni di euro a fondo perduto da Regione, Provincia e Fondazione Cariplo, di cui 650.000 solo per il fotovoltaico e i tetti solari. Siamo stati citati anche da Il Sole24Ore per aver portato a casa tanti fondi. La discarica ormai non riceve più rifiuti, ma lanciando la centrale a biogas abbiamo messo a bilancio altri 230 mila euro in entrate ogni anno».

Anche l’urbanistica vuole la sua parte. La Valle Olona è territorio delicato, aggredito dalla suburbanizzazione, dalle grandi opere. «Il PGT è approvato definitivamente, e in pubblicazione sul bolelttino ufficiale della Regione proprio in questi giorni. La nostra pianificazione prevede uno sviluppo contenuto a quanto già previsto in precedenza, incentivi per investimenti nel centro storico, un bonus volumetrico (studiato prima del piano casa di Berlusconi, precisa il sindaco, ma che gli somiglia nella sostanza), incentivi per le classi elevate di efficienza energetica». Sulla viabilità una delle opere accessorie alla Pedemontana è la Varesina bis che dovrebbe alleggerire il traffico. «A Pedemontana chiederemo il rispetto rigoroso delle compensazioni: e già abbiamo piantumato milioni di metri quadri del nostro territorio a compensazione della discarica. Fra gli obiettivi ambientali abbiamo poi quello di diventare un comune “a emissioni zero”. Fin dal ciclo dell’acqua, dall’estrazione al riversamento nel depuratore – e stiamo realizzando un impianto di fitodepurazione con fondi della Regione».

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Pubblicato il 17 Marzo 2010
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