Concessionarie in crisi e caparre sparite, il buco si allarga

Dopo la pubblicazione della storia di un nostro lettore sono giunte in redazione altri racconti simili che vedono coinvolti diversi marchi della zona. Eccone alcuni

Sono molte le storie raccontate dai nostri lettori dopo quella che ha coinvolto il signor Rimoldi che aveva acquistato un’Audi all’Audi Zentrum di Busto Arsizio e che dopo 7 mesi non ha ancora ricevuto la sua auto e la sua caparra. Le segnalazioni ci sono arrivate sia via mail che nei commenti all’articolo aprendo un vero e proprio mondo fatto di caparre versate e concessionari in forte difficoltà economica. Non solo il gruppo Fiora naviga in cattive acque ma anche altri grandi marchi che hanno già chiuso o che rischiano fortemente. Più volte abbiamo cercato di ottenere risposte dalla società ma siamo stati dirottati su uno studio di avvocati e commercialisti che sta analizzando la situazione finanziaria, di certo non un buon segnale sullo stato di salute del gruppo che comprende diverse concessionarie nella zona di Busto. La crisi non colpisce solo che le auto le costruisce ma anche chi le vende e, alla fine, è il cliente ad andarci di mezzo. Sono decine le persone che da nord a sud della provincia stanno attendendo l’auto già pagata in parte ma la fiducia dei consumatori verso le concessionarie è in caduta libera. Ecco un altro possibile risvolto di questa crisi economica raccontata dai nostri lettori.

Stefano Pidoli
, nei commenti, propone una storia identica a quella di Paolo: «Stesso concessionario, stessa auto stessa odissea – racconta – ho acquistato un’auto sfruttando gli incentivi della rottamazione che scadevano a marzo, questa settimana sono stato contattato da Audi Varese la quale è stata contattata da Audi Italia per risolvere la questione, morale macchina immatricolata il 30 marzo e presto la ritirerò a Varese. Buona fortuna»
Ad Antonio é successo a Varese con auto Italiana (concessionario Fiat Divetture): «Mesi per avere l’auto con caparra versata, proposte indecenti su altre vetture KM0, una vera odissea, come me in quella concessionaraia almeno altre 50 persone, oggi un mio caro amico é nella stessa situazione con Land Rover concessionario di Gallarate. In breve stiamo attenti ai furbetti che nonostante sanno di non poter mai consegnare l’auto te la vendono per incassare la caparra».

La storie sono tutte simili e anche Gianluca racconta la sua: «Ti capisco, perchè sono anch’io nella stessa situazione. Auto ferma a Verona centro audi Italia da Febbraio, non consegnano per problemi del concessionario, sempre lo stesso. Audi Italia dice che bisogna aspettare, se proprio non riescono a sistemare le cose, le consegne verranno effettuate da altri concessionari».

Fabrizio Lucidi, invece, ringrazia Varesenews per la diffusione di queste importanti notizie e fa una riflessione su come si possa arrivare a questo punto: «Non sapevo delle difficoltà di Audizentrumsempione di Busto Arsizio e credo come me molti altri. Ma quello che mi chiedo è mai possibile che da noi si è arrivati al punto che prima di comprare un’auto da un concessionario ufficiale o faccio un altro esempio prima di iscriversi ad una palestra e pagare un abbonamento annuale bisogna trasformarsi in 007 del fisco e fare accertamenti sulla solidità finanziaria della proprietà?».

Zb prevede che i problemi non finiranno con l’arrivo dell’auto ma «Visto che la concessionaria naviga in cattive acque, in base alla legge sulla revocatoria, se la concessionaria dovesse fallire entro un anno dalla data di immatricolazione, la macchina finirebbe nel fallimento ed in quel caso avrà due possibilità: pagarla un’altra volta (per intero) al curatore fallimentare, oppure restituire la macchina che poi verrà messa all’asta».  Frank propone la sua risposta alla crisi che sta colpendo molte concessionarie della zona:  «Sono le case madri che obbligano i concessionari a svenarsi investendo in mastodontiche vetrine con officine atrezzate all’ avanguardia. Se non investi ti tolgono il marchio. Questa è la dura legge imposta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Aprile 2010
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