Vigili “troppo buoni” a processo, li denunciò il loro comandante

Secondo l'accusa avrebbero commesso il reato di omissione di atti d'ufficio non multando due ambulanti nel gennaio 2008

Si è aperto ieri (mercoledì 7 aprile) il processo ad Andrea Collauto e Fausto Sartorato, i due agenti di Polizia Locale di Busto Arsizio rispondere dell’accusa di omissione di atti d’ufficio dopo che il loro comandante Alessandro Casale li aveva denunciati per non aver comminato la multa a due ambulanti nel gennaio 2008. Il Pm Luca Gaglio e l’avvocato difensore di Collauto e Sartorato Carlo Alberto Cova hanno presentato, ieri mercoledì, la lista dei testi al collegio giudicante presieduto dal giudice Toni Adet Novik.

I fatti contestati riguardano il mancato divieto di accesso al mercato da parte di Sartorato e Collauto ad un fioraio sprovvisto di copia cartacea dei permessi, che pure aveva, mentre il secondo episodio riguarda un ambulante di frutta e verdura che vende i suoi prodotti con il suo camioncino nella zona di Malpensafiere, noto alle cronache per diversi gesti di autolesionismo causati proprio dalle molte multe a lui inferte perchè spesso non in regola con i permessi: in particolare viene contestato il fatto che l’ambulante quel giorno stesse esponendo la merce sulla pubblica via fuori dall’orario consentito e i due agenti non gli avrebbero comminato la multa prevista.

L’avvocato Cova non ha dubbi sulla buona fede dei suoi assistiti: «Siamo in grado di dimostrare l’inconsistenza di entrambe le accuse – ha detto poco dopo essere uscito dall’aula – i due agenti hanno verificato nel primo caso che il fiorista avesse un permesso regolare per poter vendere al mercato mentre nel secondo caso mancavano le condizioni specifiche per multare l’uomo». Se Andrea Collauto non è più agente della Polizia Locale Fausto Sartorato è ancora impiegato presso il comando dei vigili bustese: «Anche a causa di questa denuncia fatta dal nostro comandante ha creato un brutto clima sul posto di lavoro – ha detto Sartorato – vorrei che si arrivasse presto ad una conclusione di questo processo perchè sono tranquillo con la mia coscienza in quanto so che sia io che il mio collega di allora abbiamo agito bene». Il giudizio non arriverà molto presto, però, in quanto il reato di cui sono accusati Sartorato e Collauto non è tra quelli definiti prioritari dal recente pacchetto sicurezza; la prossima udienza è stata, infatti, fissata per il 15 dicembre quando verranno ascoltati i testi.

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Pubblicato il 08 Aprile 2010
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