Pesaro la spunta al tie break, la finale è in salita per Villa

L'infortunio di Aguero non ferma la Mc-Carnaghi, che sfiora l'impresa in riva all'Adriatico ma deve arrendersi ai colpi di una strepitosa Costagrande. Sabato c'è gara 2 sempre nelle Marche

Facce scure e tanta amarezza a fine partita sulla panchina della Mc-Carnaghi: il verdetto della prima finale-scudetto al Palas è a favore della Scavolini Pesaro. Un 3-2 che lascia più di un rimpianto alla squadra biancoblu, non certo baciata dalla fortuna in questa prima tappa della strada che porta verso lo scudetto: un infortunio a Tai Aguero (distorsione alla caviglia, nella notte gli accertamenti) ha interrotto un dominio apparentemente inattaccabile, e dopo il rientro in campo dell’opposto le cortesine si sono giocate la vittoria fino all’ultimo punto, recuperando dal 10-6 nel tie break e arrendendosi solo sul 15-13. Non è bastata una gran partita di Cruz (50% in attacco) ad arginare la straordinaria Costagrande, autrice di 35 punti con il 40% in attacco: brava Pesaro anche a trovare in corsa le contromisure a muro, dopo una partenza disastrosa, mentre per la Mc-Carnaghi pesano i 9 set point falliti nel secondo, interminabile parziale. Ora sul prosieguo della serie pesa l’incognita delle condizioni di Aguero: l’impressione però è che, a ranghi completi, Villa Cortese abbia ancora qualcosa in più.
 
LA PARTITA – Marchesi recupera l’acciaccata Guiggi ma, a sorpresa, preferisce Marinkovic a Garzaro. La Scavolini cerca di pungere Cruz in battuta ma la portoricana risponde con 3 punti per il 5-5, poi sale in cattedra Durisic con 3 muri consecutivi: due su Guiggi e uno su Usic. Secolo mette in crisi la difesa di casa (8-11, 9-12), Anzanello mura Skowronska per il 10-14 costringendo le pesaresi al primo time out. Aguero mette a segno l’11-16, Pesaro prova a restare in partita con i punti della schiacciatrice polacca (14-18, 15-19) ma il muro di casa non riesce proprio a leggere il gioco di Berg (nella foto www.click4volley.com), mentre quello cortesino si fa sentire con Secolo, che ferma ancora Costagrande (solo il 18% in attacco in questo set) per il 16-21. Poi un altro break di 0-4 che procura 7 set point alla Mc-Carnaghi: Aguero chiude un primo set fin troppo agevole per le biancoblu.
Ma la sfortuna è in agguato: sul 3-4 del secondo set Tai cade male in un tentativo di difesa e viene portata fuori dal campo in barella. Al suo posto deve entrare Francesca Nicora. Il gioco di Villa diventa più prevedibile: ben 20 palloni affidati a Secolo che ne mette a terra solo 3. la Scavolini pareggia i conti a quota 10 con Usic e comincia a colpire da seconda linea con Costagrande (13-13). Durisic trova un ace per il 15-16, intanto Aguero torna in panchina e prova a scaldarsi; ma è Cruz, sempre decisiva in attacco, a firmare il 18-20 e poi il 19-21. L’imprecisa alzata di una confusa Ferretti frutta il muro di Berg su Usic (20-23), Secolo inventa il 20-24, ma la Scavolini si aggrappa alla partita: Garzaro (appena entrata), errore di Durisic e due volte Costagrande per il 24-24. Abbondanza ributta nella mischia Aguero, nel concitatissimo punto a punto finale Villa ha ancora 5 occasioni per chiudere (complessivamente sono ben 9) ma sul 30-31 Skowronska e Costagrande confezionano il successo, malgrado le vivaci proteste di Durisic per una presunta invasione dell’italo-argentina.

Le chance sprecate non sembrano pesare
sul morale della Mc-Carnaghi, che nel terzo set va di nuovo avanti 6-8 con un attacco e un muro di Berg. Aguero è tornata pienamente in partita e con due attacchi di fila allunga sul 9-14, poi firma anche il 12-16, addirittura palleggia per Cruz (14-17) e difende l’impossibile per il 14-19. La Scavolini accorcia con un ace di Skowronska (17-20) e poi con un attacco di Saccomani, che firma il 19-21; un errore di Costagrande procura quattro set point, la stessa Carolina e un errore di Cruz ne annullano tre facendo tornare i fantasmi del set precedente, ma al rientro dal time out è ancora Cruz a trovare il varco per il 23-25.
La Scavolini fa tutto da sola in avvio di quarto set, con ben 5 errori nel 6-7 iniziale. L’equilibrio si spezza solo sul turno di battuta di Costagrande: 12-10 con un muro di Guiggi su Aguero. Secolo continua a faticare in attacco, e proprio con un muro su di lei Skowronska firma il 16-12; un vantaggio che Pesaro mantiene con la stessa Kasia (20-16) e con Ferretti (23-19) senza che Villa riesca mai ad accorciare. Chiude un errore in battuta di Secolo sul 25-21.

 
IL TIE BREAK – Il set decisivo si apre con una Costagrande scatenata in attacco e a muro; sul 3-3 arriva un parziale di 5-0 firmato dalla numero 12 sul turno di battuta di Garzaro. Cruz interrompe la serie, ma Anzanello sbaglia il servizio e si cambia campo sull’8-4. Quando la portoricana fallisce un’altra battuta (10-6) per la Mc-Carnaghi sembra davvero finita; invece Aguero e Cruz recuperano due punti, Wijnhoven decide improvvidamente di lasciare una palla difesa da Durisic che finisce dentro e Usic sbaglia per il 10-10. Partita riaperta, Pesaro però tiene sempre la testa avanti e si procura con Costagrande il primo match point (14-13): su una ricezione difficile di Secolo, Berg alza per Aguero che spara fuori e il round numero uno della finale si colora di biancorosso.
 
LE INTERVISTE – Il caso ha giocato una parte importante nella sconfitta della Mc-Carnaghi anche per Marcello Abbondanza, che commenta: "La fortuna non ci ha certamente aiutato, senza l’infortunio a Tai oggi parleremmo di un’altra gara. Loro sono state brave a crederci fino alla fine, noi senza Aguero abbiamo dovuto cercare una tattica diversa. Non abbiamo battuto abbastanza bene e loro nel finale sono riuscite a essere più incisive; sicuramente si può fare di meglio anche in difesa contro Costagrande. Sabato sarà un’altra partita: dobbiamo far valere la grande capacità di reazione che abbiamo già dimostrato di avere. Le energie sono sempre di meno, la stanchezza si è fatta sentire non solo mentalmente, ma anche fisicamente: sicuramente la sconfitta non aiuta a recuperare, ma la serie è ancora lunga".
Anche Lindsey Berg vede naturalmente nell’italo-argentina il pericolo numero uno: "Siamo riusciti a fermarla nei primi due set, poi non ce l’abbiamo più fatta, anche se abbiamo continuato a giocare a buon ritmo. In gara 2 bisognerà soprattutto battere in modo più aggressivo".
Felice Riccardo Marchesi che professa modestia: "Provo a dare il mio contributo, ma non nascondo che durante la partita qualcuno mi ha suggerito un cambio e io l’ho fatto… si gioca contro una squadra e un allenatore di altissimo livello e incredibile spessore tattico, ma alla fine è sempre una partita di pallavolo, può succedere di tutto. Credo che la vittoria sia dovuta più alla nostra crescita che al calo loro: siamo riuscite a studiare meglio il muro e a metterle più in difficoltà in battuta. Del resto se ricevono con l’85% come nel primo set, visto il gioco veloce che hanno, diventa impossibile per chiunque".

 
Scavolini Pesaro-Mc-Carnaghi Villa Cortese 3-2 (18-25, 33-31, 23-25, 25-21, 15-13)
Pesaro: S.Usic 8, Garzaro 6, Mari ne, Wijnhoven (L), Skowronska 24, Saccomani 2, Marinkovic 2, Ferretti 3, Boscoscuro, Costagrande 35, M.Usic ne, Guiggi 8. All. Marchesi.
Villa: Anzanello 15, Nicora 1, Berg 4, Lanzini (L) ne, Pinese, Hasalikova, Secolo 9, Cardullo (L), Luciani, Aguero 26, Cruz 22, C.Bosetti ne, Durisic 13. All. Abbondanza.
Arbitri: Daniele Rapisarda e Nunzio Caltabiano.
Spettatori: 3000 circa.
Note: Durata set: 23′, 39′, 27′, 24′, 18′. Pesaro: battute-punto 2, battute sbagliate 9. Ricezione 77%-59%, attacco 41%; muri 11, errori 25. Villa Cortese: battute-punto 1, battute sbagliate 12. Ricezione 77%-54%, attacco 41%; muri 10, errori 27.
Gara 2 sabato 15 maggio ore 20.15 a Pesaro; gara 3 martedì 18 maggio ore 20.15 a Milano

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Pubblicato il 13 Maggio 2010
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