“No al taglio degli alberi nel parco del PalaBorsani”

Sul posto dovrebbe sorgere una nuova piscina con giochi d'acqua: "mobile" per il sindaco, "in cemento armato" per l'assessore. Lidia Zaffaroni (IpC) non ci sta e invita i castellanzesi a protestare

A ogni stagione, com’è giusto, i suoi temi per la discussione. D’estate, facilmente si finisce a parare sulle scelte che riguardano i luoghi deputati al ritrovo, alla socialità, al tempo libero. A rilanciare è Insieme per Castellanza che lancia una battaglia a difesa degli alberi del parco adiacente il PalaBorsani, che rischiano l’abbattimento per fare spazio ad una nuova piscina.
Ma a dare al gruppo di minoranza l’occasione di ergersi a paladino del verde urbano è quanto comunicato venerdì 2 luglio scorso in consiglio comunale, quando l’assessore ai lavori pubblici, rispondendo a una interrogazione, ha dichiarato che all’interno di questo spazio è prevista la realizzazione di una piscina in cemento armato. Il Sindaco Farisoglio ha poi precisato che la piscina sarà di tipo mobile e sarà accompagnata da altri giochi d’acqua. Scopo dell’operazione: valorizzare un parco poco utilizzato. Un progetto di massima redatto da Castellanza Servizi esiste, "ma probabilmente il tutto verrà realizzato la prossima stagione".

La consigliera comunale di IpC Lidia Zaffaroni ha controllato e verificato: "Castellanza Servizi" scrive con irritato sarcasmo "è stata autorizzata a tagliare le piante per fare spazio alla piscina mobile in cemento armato. Alla faccia del PGT e all’art. 35 del Piano delle regole – comma 2", che recita: "Gli interventi sul materiale arboreo si devono limitare alla pulizia, alla reintegrazione, alla buona conduzione botanica-agro-forestale ed alla riforestazione"!, e del successivo comma 5: "(…) sono escluse tutte quelle attività che comportano grande concentrazione di persone (festival, riunionidi vario genere, concerti musicali,…) e conseguente calpestio dei tappeti erbosi e degli apparati radicali degli alberi". Nonchè dell’indagine sul patrimonio verde urbano acclusa al PGT dove si segnalava che “i parchi urbani (…) dovrebbero essere adeguatamente tutelati, oltre che opportunamente gestiti". Nel dettaglio, il parco di via Legnano venivano segnalati "Elementi di pregio, buono stato di cura e particolari esemplari arborei".

"Fallito il tentativo di beach volley e giochi da spiaggia, ora è la volta della piscina. Il parco è poco utilizzato e allora vivacizziamolo con una piscina – non importa se dovremo abbattere qualche particolare esemplare arboreo" attacca con sferzante sarcasmo Zaffaroni, ponendo, sullo stesso tono, una serie di domande. Non era meglio scegliere per la piscina "mobile" (?) il parchetto di via Don Testori, ancora meno frequentato di quello del PalaBorsani, se non come improvvisata toilette per cani ricorda la consigliera; oppure il parco della LIUC? "E il fumoso e famoso Centro Benessere dell’EcoParco da realizzare all’ex Esselunga? Anche lì erano previste piscine… Progetto abbandonato?"
Va bene sistemare il palazzetto che ospita le vicampionesse d’Italia del volley (Carnaghi Villa Cortese), ma "qualsiasi altro accordo – per altro non espresso in Consiglio Comunale e quindi non ratificato nell’ambito della spesa di 150.000 Euro che la Giunta si è accollata – non troverà seguito".
E ancora: "Come si è espressa la Commissione per il Paesaggio? E la Provincia?
A quando la revisione dei parametri espressi nel Piano dei Servizi del PGT? Prima variante?"
L’invito che Zaffaroni pubblicamente rivolge ai concittadini è di scrivere al sindaco via mail o di telefonare in Comune per far passare un semplice messaggio: "No al taglio degli alberi del Palaborsani. Il Parco è nostro e lo difendiamo". E "se vedete movimenti strani, avvisate il Vostro Consigliere Comunale di fiducia (possibilmente di minoranza!) oppure chiamate subito il 1515 (Corpo Forestale dello Stato)" conclude Zaffaroni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Luglio 2010
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