Porfidio: “Le telecamere per la sicurezza, prima che per le multe”

Il consigliere de La Voce della Città chiede di rivederne la disposizione, dopo un episodio vandalico ai danni delle "sue" aiuole sponsorizzate. "Offro venti telecamere: le pago io... e ci metto la faccia"

Telecamere e sicurezza. Binomio inscindibile per molti, cavallo di battaglia per il consigliere comunale de La Voce della città, Audio Porfidio, che propone: «Offro venti telecamere: le pago io… e ci metto la faccia accanto, per far capire ai cittadini quali sono le telecamere che funzionano, a tutela di tutti». A Porfidio proprio non è andato giù un episodio vandalico di una decina di giorni fa che ha colpito una delle aiuole da lui sponsorizzate nella sua veste di assicuratore. Per quanto minimo nell’esito (distrutti o piegati un paio di cartelli presenti a corredo dell’aiuola), l’accaduto aveva doppiamente del beffardo in quanto avvenuto proprio di fronte all’edificio della Procura in largo Giardino. "Per il ruolo che investo in questo consiglio comunale" scrive "ho il privilegio di poter parlare anche come un comune cittadino al quale ignoti personaggi, in preda a raptus vendicativi, probabilmente per le battaglie civili che porto avanti da anni in difesa dei cittadini più deboli, hanno ritenuto esprimere il loro disprezzo per la convivenza civile compiendo una bravata nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 luglio 2010 distruggendo i cartelli posti sull’area a verde situata nei pressi dell’ingresso del Palazzo della Procura e adottata dallo scrivente per la sua manutenzione". Ottima scusa dunque per tornare sul problema sicurezza: e Porfidio replica con una mozione relativa alle telecamere di sorveglianza e al loro posizionamento. Senza pretendere che gli sorveglino le aiuole, chiede però che si tengano d’occhio elettronicamente alcuni luoghi pubblici e sedi di servizi alla cittadinanza.
 "Nonostante la dislocazione di ben quaranta telecamere sul territorio" insiste il mai domo Porfidio, "non sembra che queste siano sufficienti ad individuare e a prevenire i reati che vengono commessi ripetutamente nella nostra Città. E’ probabile, invece", attacca, "che il criterio di dislocazione delle telecamere non sia stato del tutto razionale ed oculato, avendo trascurato, purtroppo, luoghi sensibili come il Palazzo di Giustizia, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, le Scuole, gli Asili Nido, etc, lasciando la sensazione che esse siano state collocate con l’intento soltanto di far cassa con la rilevazione di infrazioni". Giusto a ricordare che al consigliere non è ancora sbollita l’ira funesta per la vicenda della telecamera di via Roma e delle multe ai portatori di pass disabili, se qualcuno se ne fosse dimenticato.
E poiché "la sicurezza non si garantisce a parole ma con i fatti!", Porfidio invita sindaco e giunta ad elaborare "un diverso progetto di collocazione delle telecamere di sicurezza sul territorio comunale valutando, se necessario, di incrementare il numero delle apparecchiature, compatibilmente con le esigenze di bilancio".

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 22 Luglio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.