Delitto Sporchia, chiesto l’ergastolo per Daniela

Il pm Silvia Isidori chiede il massimo della pena per la Craici, ex-compagna del figlio di Giuseppe Sporchia, assassinato nella sua villetta di via Novara nel settembre 2009. Per il figlio Cristian chiesti 20 anni, 18 per Luca Modena

Ergastolo per Daniela Craici (nella foto con il figlio), 20 anni di reclusione per il figlio Cristian Palatella e 18 per Luca Modena. Sono queste le richieste di pena del pubblico ministero Silvia Isidori al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Busto Arsizio per l’uccisione di Giuseppe Sporchia e il tentato omicidio della moglie Bambina Berra, avvenuto la sera del 27 settembre 2009, poco più di un anno fa.

I tre entrarono nell’abitazione dei coniugi Sporchia, rispettivamente padre e madre del compagno di Daniela Craici, Daniele Sporchia, per “dare una lezione” ai due anziani suoceri accusati di esseresi messi di traverso nella relazione tra lei e il di loro figlio e per aver sempre trattato in malo modo Cristian Palatella, giovane sbandato che viveva di espedienti (tra droga e rapine). Con i due era presente con la stessa intenzione iniziale l’amico di Cristian, Luca Modena, che ha collaborato fattivamente alla mattanza. Giuseppe Sporchia fu ucciso a colpi d’ascia da parte di Cristian mentre la moglie Bambina si salvò solo perchè riuscì a dissimulare la morte in seguito ai colpi di bastone che Daniela Craici le aveva dato. Fu proprio Bambina a chiamare i soccorsi, quella sera, che le salvarono la vita ma nulla poterono per il povero Giuseppe, 60enne stimatissimo membro della Protezione Civile di Turbigo. Quest’oggi, davanti al giudice per l’udienza preliminare Alessandro Chionna, oltre al pm hanno parlato anche le parti civili che concluderanno i loro interventi l’11 novembre, nella prossima udienza in cui parleranno anche le difese.

Secondo Francesca Cramis, legale di Luca Modena (foto a sin.), la pena richiesta per lui sarebbe sproporzionata: «Luca ha sempre pensato che non si dovesse arrivare all’omicidio – ha spiegato l’avvocato a margine dell’udienza – nel momento in cui ha visto l’ascia brandita da Cristian ha dovuto agire collaborativamente per paura di non rimanere vittima lui stesso della furia cieca di madre e figlio». Il riferimento della Cramis è al fatto che quando Giuseppe Sporchia riesce a chiudersi in cucina – come ha ricordato il pm – Luca apre la porta a Cristian che poi finirà il povero Sporchia a colpi d’ascia. All’udienza erano presenti molti parenti di Giuseppe Sporchia e Bambina Berra, tra i quali la sorella. Daniele Sporchia ha seguito l’udienza, che era a porte chiuse, in aula e al termine non è apparso molto soddisfatto: «Avrebbe dovuto chiedere l’ergastolo per tutti e tre ma per dare un giudizio finale attendiamo la sentenza». In realtà le pene sono partite tutte e tre dall’ergastolo ma la scelta del rito abbreviato permette uno sconto di pena agli imputati. Per la Craici è stato scontato solo l’isolamento diurno mentre per Cristian si è scesi a 20 anni e per Luca Modena a 18.

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Pubblicato il 28 Ottobre 2010
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