Udc: “L’indicazione è di andare al voto da soli”, ma…

Il gruppo ricostruito dopo il passaggio al PdL degli esponenti principali nel 2009. "Le liste civiche? Tendono a monopolizzare il centro. Non chiudiamo le porte nemmeno alla maggioranza: tecnicamente, ne faremmo ancora parte"

Tra le varie forze politiche che si fanno avanti per raccogliere il voto dei bustocchi in vista delle elezioni amministrative della prossima primaver, riecco una vecchia conoscenza: l’Udc. Il partito di Casini non è scomparso, in quel di Busto Arsizio, ma ha dovuto ricostruirsi da cima a fondo, con la "benedizione" del senatore Maffioli. Il suo gruppo dirigente, con il consigliere Salomi e l’assessore Fazio, era saltato in blocco sul carro dell’assessore regionale Cattaneo, entrando nel PdL a rafforzarne la componente di ispirazione cattolica. 
Il responsabile cittadino Francesco Iadonisi rilancia e, raccolti i segnali di una convention svolta recentemente sul lago di Garda alla presenza di Casini, sintetizza la situazione in questi termini: "Le direttive sono di fare corsa solitaria, con un candidato sindaco nostro". Che non è ancora stato individuato, ma "vi sono varie opzioni", appare però difficile la candidatura di un nome particolarmente noto. Anche per l’Udc il problema, comune ad altre forze, è di trovare qualcuno "che voglia metterci la faccia".
Il pacchetto di voti che Udc può intercettare è limitato, ma non trascurabile: è pur sempre una forza della politica nazionale rappresentata in Parlamento e Iadonisi tiene a ricordarlo. "Noto che negli ultimi tempi siamo stati nominati come potenziali alleati di questo e quello", ma è tempo di mettere i puntini sulle i. "Fa piacere vedere che in città c’è movimento, soprattutto sotto forma di liste civiche, che però tendono a monopolizzare il centro". Il riferimento appare diretto soprattutto agli Indipendenti di Centro dell’ex sindaco Rossi. "Noi siamo una forza di centro", e fin dal nome, ricorda Iadonisi; una forza "a disposizione di quanti vorranno perseguire con noi un progetto". Il programma è in via di definizione, ma dovrà avere quali pilastri la trasparenza, l’ascolto dei cittadini ("no a programmi calati dall’alto senza asolto del territorio"), la qualità della vita e dell’ambiente urbano, la limitazione delle espansioni edilizie ("a Busto con c’è una corretta costruzione, c’è da rivedere lo sfruttamento del territorio"). Si stanno pianificando le attiità e gli incontri con i cittadini.
Se risulta evidente che Udc e "rossiani" possono sovrapporsi e dunque finire per rivaleggiare per un’area politica, non va dimenticato che, tecnicamente, il partito di Casini non ha mai cessato di far parte della maggioranza eletta dai bustocchi nel 2008, pur non avendovi più alcun rappresentante: e Iadonisi lo ricorda esplicitamente, tendendo un ramoscello d’ulivo. "Non chiudiamo le porte in faccia a nessuno, nemmeno alla maggioranza". Un richiamo che ad un Pdl forse preoccupato di una possbile erosione di voti al centro potrebbe tornare utile ascoltare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Novembre 2010
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